La CGIL, la CISL e la UIL della Provincia di Riminiesprimono profondo cordoglio e si stringono attorno alla famiglia del lavoratore vittima della tragica caduta dal tetto di un capannone, avvenuta questa mattina a San Giovanni in Marignano. Di fronte all'ennesima morte sul lavoro che colpisce la nostra provincia, ribadiamo con forza: “non si può e non si deve morire per lavorare”.
Il drammatico bilancio degli infortuni nel nostro territorio è inaccettabile e riflette una situazione di emergenza. La Provincia di Rimini ha già registrato 3.475 denunce di infortunio nei primi otto mesi del 2025: una dimensione impressionante che, unita all'aumento delle malattie professionali, è il segnale che la sicurezza non è un elemento strutturale dei modelli organizzativi d'impresa, ma un obbligo formale spesso eluso.
Le organizzazioni sindacali confederali richiedono un cambio di passo deciso: Le Istituzioni e gli Enti preposti in Provincia di Rimini (AUSL, Ispettorato del Lavoro) devono garantire una presenza capillare e controlli più serrati ed efficaci sui luoghi di lavoro, con particolare attenzione ai settori dove si concentrano i rischi maggiori. È fondamentale che l'investimento in formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro sia continuo, certificato e non si riduca a una mera formalità burocratica.
Sottolineiamo che la sicurezza non è un costo, ma un investimento sulla vita. Alle imprese, rivolgiamo l'appello più fermo: la sicurezza è la prima forma di responsabilità sociale e non può essere subordinata a logiche di massimo ribasso o di fretta produttiva. Per questo, chiediamo alle imprese il pieno rispetto delle normative e una cultura aziendale che metta la tutela della salute e dell'integrità fisica al primo posto.
In questo momento di dolore, CGIL, CISL e UIL di Rimini ritengono indispensabile e non più rinviabile la convocazione immediata di un Tavolo Territoriale sulla Sicurezza, riattivando e dando concretezza agli obiettivi previsti nell'ambito del Patto per il Lavoro e il Clima Regionale.
Chiediamo che si dia continuità e impulso all'operato di questi tavoli, andando oltre la semplice fase di monitoraggio. È necessario che questo organismo si riunisca per analizzare con urgenza le dinamiche infortunistiche locali e per definire un piano di intervento congiunto e straordinario che si traduca in azioni concrete e tempestive sui luoghi di lavoro,. Chiediamo alla Prefettura di Rimini, alla Provincia e agli Enti Locali di assumere con immediatezza la responsabilità di convocare questo Tavolo, trasformando il cordoglio in azioni tangibili e coordinate.
CGIL Rimini (Francesca Lilla Parco) - CISL Romagna (Elena Fiero) - UIL Emilia-Romagna (Michele Bertaccini)
Rimini, 20 ottobre 2025

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