Cronaca 16:13 | 19/09/2025 - Rimini

Il Partito Liberaldemocratico: “Due popoli, due Stati, senza se e senza Hamas”

"Rimini è terra di accoglienza e libertà. Negare la presenza di Israele – non di un governo, ma di un intero popolo – all’interno del TTG rappresenta un errore profondo e grave. Il turismo deve essere un ponte tra i Paesi, non un’occasione di esclusione.

Quello che si consuma a Gaza è una guerra tragica, terribile che, come tutte le guerre, porta con sé morte di persone innocenti, fame e distruzione. L’obiettivo deve essere la pace e la nascita di due popoli e due stati che si riconoscano a vicenda, ma per raggiungerla occorre condannare con fermezza l’attacco terroristico di due anni fa. Prima ancora di parlare di riconoscimento dello Stato di Palestina – percorso oggi impraticabile in assenza di un governo effettivo e di una reale sovranità territoriale e quindi solo simbolico dal punto di vista politico – le amministrazioni comunali dovrebbero chiedere con chiarezza e a gran voce il disarmo di Hamas e il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi dal 7 ottobre.

Israele è l’unica democrazia di quell’area del mondo, pur con le sue contraddizioni e derive nazionaliste, dove il dissenso è costituzionalmente garantito e milioni di cittadini manifestano liberamente contro il proprio governo. È un Paese in cui le libertà delle minoranze religiose, politiche e sessuali trovano riconoscimento e tutela, senza il rischio di essere perseguitati o uccisi come accadrebbe invece nei territori dominati da Hamas. Non a caso, la stessa Lega Araba individua in Hamas il principale ostacolo alla realizzazione del progetto di due Stati in pace tra loro, mentre in Occidente una parte dell’opinione pubblica, spinta da vecchie ideologie, arriva a giustificare anche azioni terroristiche inaccettabili.

Hamas ha impiegato ingenti risorse non per difendere la propria popolazione, ma per costruire chilometri di tunnel sotto ospedali e scuole, usati per i propri traffici e non per proteggere i civili. Hamas utilizza bambini, donne e uomini come scudi umani, ed è finanziato dall’Iran, regime teocratico che non sogna la liberazione dei palestinesi, ma la distruzione di Israele, e dal Qatar.

La scelta del Comune di Rimini e della Regione Emilia-Romagna, di chiedere l’esclusione di Israele dalla fiera del turismo, non favorisce la pace né il dialogo. Al contrario, rischia di alimentare divisioni e intolleranza perché con il boicottaggio si colpevolizza anche il popolo israeliano che scende in piazza a protestare. Lo vediamo nei muri imbrattati da scritte d’odio, negli insulti sui social a chi osa esprimere opinioni diverse, o negli episodi registrati a Pisa e Torino, dove gruppi pro-Palestina hanno aggredito verbalmente docenti universitari e a Genova dove un consigliere del PD ha urlato all’opposizione di centrodestra “vi abbiamo già appeso per i piedi una volta”. Assistiamo perfino a cartelli che invitano gli ebrei a non entrare nei negozi: vogliamo davvero che Rimini diventi questo? Il passo è breve.

Se crediamo davvero nella pace e nella convivenza, lo slogan che ogni sincero democratico dovrebbe adottare è: “Due popoli, due Stati, senza se e senza Hamas.”

PARTITO LIBERALDEMOCRATICO RIMINI

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