Cronaca 13:34 | 10/09/2025 - Valconca

"Ripudia la guerra": il Comune di San Giovanni in Marignano aderisce alla campagna di Emergency

Il Comune di San Giovanni in Marignano, in vista della partecipazione alla Marcia Perugia Assisi per la pace e la fraternità e in collaborazione con la Consulta comunale per l’inclusione, i diritti e le pari opportunità, ha previsto una serie di iniziative per informare e sensibilizzare i cittadini sulla situazione in Palestina e negli altri Paesi del mondo coinvolti da conflitti e ingiustizie. Dopo la prima serata con le testimonianze della ONG riminese EducAid, venerdì 12 settembre alle ore 21.00 (Arena spettacoli, Largo Fosso del Pallone), è in programma un nuovo appuntamento di approfondimento con i rappresentanti di EMERGENCY, l’associazione fondata nel 1994 da Gino Strada per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. 

La serata si intitola R1PUD1A LA GUERRA, come la campagna lanciata da EMERGENCY per riaffermare e promuovere i principi espressi dall'articolo 11 della Costituzione italiana, che sancisce il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. In seguito alla mozione approvata in consiglio comunale, l’amministrazione si è impegnata infatti ad aderire alla campagna e a organizzare momenti di informazione e conoscenza rivolti alla cittadinanza. 

A raccontare le attività dell’organizzazione umanitaria saranno il dott. Marcello Zavatta, chirurgo ortopedico, referente della chirurgia ortopedica della Medical Division di EMERGENCY, con un intervento di testimonianza delle sue diverse esperienze presso gli ospedali della ONG in Afghanistan e Sierra Leone, e Elena Damiani, volontaria di EMERGENCY che partecipa alle missioni sulla nave Life Support.

Tra il 1994 e il 2025 in tutte le strutture sanitarie di EMERGENCY sono state curate gratuitamente più di 13 milioni di persone. Il lavoro di EMERGENCY è possibile grazie al contributo di privati cittadini, aziende, fondazioni, enti internazionali e alcuni dei governi dei Paesi dove opera la ONG, che hanno deciso di sostenere il suo intervento.