Dal 24 al 26 settembre 2025 il Teatro Dimora di Mondaino accoglie in residenza la compagnia Animali Celesti - teatro d’arte civile per il progetto Ricerca & Repertorio, realizzato grazie al sostegno del Ministero della Cultura - Direzione generale dello spettacolo per l'accessibilità di artisti e artiste con disabilità alle attività dello spettacolo dal vivo.
Il progetto prevede la residenza delle opere più significative della compagnia presso realtà culturali che condividono il bisogno di sostenere i valori e le forme delle differenze. Coinvolge artisti/e disabili e non, impegnati in una ricerca sul rapporto teatro - alterità - follia, sui conflitti contemporanei e sui modi in cui le diversità possono anche essere espressioni d'arte.
La residenza all'Arboreto è concepita come una full immersion in cui la compagnia cercherà di restituire, sia sul piano della pedagogia teatrale che della creazione drammaturgica, riflessioni sulle tematiche e le forme dell’inclusione.
Durante la residenza si terrà un incontro laboratoriale con il gruppo teatrale Accua di Urbino, andranno in scena due spettacoli della compagnia e sarà coinvolto un osservatorio critico con la comunità di Mondaino, Il Pane quotidiano. Moltiplicazione degli sguardi, la guida di Francesca Giuliani e la partecipazione di Andrea Pocosgnich e Leonardo Delfanti.
Giovedì 25 settembre alle 21 al Teatro Dimora andrà in scena Canto d'amore alla follia, scritto e diretto da Alessandro Garzella. Lo spettacolo racconta di una coppia surreale intrappolata in manie e ossessioni che oscillano tra attrazione carnale e repulsione, tra volgarità e poesia. Due figure marginali che vivono in un continuo delirio fatto di desiderio, conflitto e sogno. Attraverso gesti estremi e parole crude ma piene di grazia, mettono in crisi ciò che consideriamo normale, sfidando i confini tra realtà e immaginazione. In questo equilibrio fragile, la loro follia diventa una forma di saggezza e un inno alla libertà di reinventare la vita ogni giorno.
Venerdì 26 settembre sempre alle 21 al Teatro Dimora andrà in scena invece Lucignoli. Rituale porno magico sull’inaccessibilità dell’amore, scritto e diretto da Alessandro Garzella. Lo spettacolo nasce da storie di emarginazione e sofferenza, trasformando le vicende di Pinocchio in un’allucinata parodia contemporanea. In scena, un reality grottesco dove Lucignolo, Pinocchio e persino la Fata Turchina sono travolti dalla volgarità e dalla brutalità dei nostri tempi. Tra rito funebre e spettacolo dissacrante, l’opera celebra e interroga la diversità, rifiutando ogni riscatto consolatorio e rivendicando l’orgoglio di essere “somari” in un mondo che ha smarrito poesia e valori.
Dopo lo spettacolo, Il pane quotidiano. Moltiplicazione degli sguardi. Dialoghi ravvicinati con artisti e spettatori a cura di Francesca Giuliani con la partecipazione di Andrea Pocosgnich e Leonardo Delfanti.
Per entrambi gli spettacoli si consiglia la prenotazione: [email protected] / 331.9191041.
La visione è consigliata a un pubblico maggiore di 18 anni.
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Il progetto
Ricerca & Repertorio è un progetto realizzato grazie al sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale dello spettacolo per l’accessibilità di artisti e artiste con disabilità alle attività dello spettacolo dal vivo in partenariato con Abaco teatro di Monserrato, Accademia della Follia di Trieste, Carovana SMI di Cagliari, Casa del Contemporaneo / Compagnia Enzo Moscato di Napoli, L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino, Teatro del Lemming di Rovigo, Teatro dell’Ortica di Genova, Teatro Scientifico di Verona.
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Crediti
CANTO D’AMORE ALLA FOLLIA
scritto e diretto da Alessandro Garzella
con Francesca Mainetti e Alessandro Garzella
collaborazioni alla messa in scena Giulia Benetti, Francesca Mainetti, Chiara Pistoia, Antonio Viganò
con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Pisa, Asl Nordovest Toscana, Fondazione Pisa
prodotto da Animali Celesti - teatro d’arte civile
LUCIGNOLI
Rituale porno magico sull’inaccessibilità dell’amore
scritto e diretto da Alessandro Garzella
in scena assieme a Francesca Mainetti e Chiara Pistoia
collaborazione artistica di Mario Betti, Horacio e Natasha Czertok, Ornella D’agostino, Satyamo Hernandez
prodotto da Animali Celesti - teatro d'arte civile
con il sostegno di Ministero della Cultura - Direzione generale spettacolo
in collaborazione con Regione Toscana, Comune di Pisa, ASL Nordovest toscana, Clinica Psichiatrica Università di Pisa
in partenariato artistico con A.E.D.O., Carovana SMI, Teatro Nucleo
opera vincitrice del bando MiC per l’accessibilità degli artisti disabili
Nota biografica
Garzella e Mainetti svolgono da decenni una ricerca sulla relazione tra teatro e follia in contesti di cura e marginalità sociale: comunità terapeutiche, centri diurni, case famiglia, quartieri e centri sociali. L’opera nasce dai vissuti raccolti in questa esperienza, attraversati dal sentire personale dei protagonisti e dall’esperienza di alterità che Garzella ha vissuto e vive sulla propria pelle fin dalla nascita. Inoltre Garzella insegna come docente esterno di teatro e relazioni interpersonali in contesti di marginalità e disagio presso la Clinica Psichiatrica dell’Università di Pisa. La compagnia è riconosciuta come organismo di primario interesse nazionale dal MiC nell’ambito del teatro di inclusione sociale.

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