L’Amministrazione Comunale nel 2018 approvò il progetto per l’installazione di un impianto di videosorveglianza sul territorio comunale, richiesta caldeggiata da diverso tempo da Confesercenti.
Con un lettera al Sindaco, inviata il 4 gennaio 2019, Confesercenti poneva l’attenzione sul fatto che il piano di videosorveglianza lasciasse scoperte le zone del nostro centro commerciale naturale dove vi è un’alta concentrazione delle attività, zone sicuramente altamente frequentate, visto anche lo svolgimento di eventi, mercati e fiere, ma anche per la presenza di istituti di credito, uffici comunali, uffici privati, ambulatori medici, farmacie, attività ricettive, culturali e religiose oltre naturalmente alle residenze dei cittadini.
Un sistema di videosorveglianza non è risolutivo, ma può essere un buon deterrente e svolge sicuramente una funzione determinante atta allo svolgimento di indagini utili a risolvere e quindi contrastare azioni criminose delle quali potenziali vittime spesso sono le attività commerciali, turistiche, dei pubblici esercizi e ristorative della città.
Confesercenti, vicina a Giovanni Pedrosi, commerciante storico della città, che ha subito l’ennesima spaccata, raccogliendo anche le istanze dei diversi associati, molti dei quali in possesso d’impianti con telecamere, ma che per legge possono solo inquadrare gli interni dei locali, invita l’Amministrazione Comunale al completamento dell’impianto di video sorveglianza con ulteriori punti di monitoraggio.
Allo stesso tempo si richiede alla Prefettura di predisporre un servizio di pattugliamento, almeno lo stesso che viene predisposto per i centri commerciali artificiali nelle vicinanze.

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