Va in pensione uno dei poliziotti più noti della città di Rimini. Luciano Baglioni (nella foto), fino a ieri Sostituto Commissario, ma divenuto famoso per essere uno dei due grandi artefici (insieme a Costanza) dell'inchiesta sulla banda dei Savi e della Uno Bianca, lascia il servizio.
Lo saluta il segretario provinciale del SAP (Sindacato autonomo di Polizia) Roberto Mazzini.
"Fino ad oggi - dice Mazzini su Facebook - non ho mai esternato quale profonda stima e ammirazione nutro nella tua persona in ossequio al ruolo istituzionale e gerarchico ricoperto ad anche perché il tuo equilibrio e pacatezza mi hanno sempre fatto desistere. Negli ultimi otto anni ho avuto modo di conoscerti personalmente, dopo anni passati a Bologna in volante a leggere delle tue gesta e annusare quel territorio “liberato” insieme al Sov. Costanza. Il profondo attaccamento alla divisa, la passione per il lavoro più bello del mondo, l’acume e la straordinaria volontà l’ho letta sulle pagine di quel libro, del tuo libro, che dopo tanto mi sono fatto autografare. Ho avuto modo di apprezzare quando quella verve da giovane ispettore, non si era per nulla affievolita e che il Sostituto Commissario Baglioni non ha mai fatto un passo indietro anche davanti ai peggiori servizi. Le doti umane ho avuto modo di scoprirle personalmente. Sul piano personale, inizialmente un po’ schivo, nei confronti di un giovane rampante sindacalista (come dagli torto), ti sei rilevato un grade Uomo, presente in famiglia, peraltro solarissima, impegnato nel sociale e sempre disponibile con i colleghi per questioni di lavoro e per quei consigli da fratello maggiore. Tra i fondatori del Sindacato Autonomo di Polizia a Rimini, hai saputo indicare con saggezza la via, sempre sotto voce, senza imporre, ma con tenacia hai sostenuto le difficili battaglie di tanti colleghi. Un grande punto di riferimento, morale e lavorativo, per tutti i Poliziotti che sono giunti nella provincia di Rimini".