Riguardo alla segnalazione della protesta, in occasione della Notte Rosa, del Comitato della zona artigianale, l’amministrazione comunale di Misano Adriatico ritiene doveroso rispondere ad alcune affermazioni. Non risponde al vero che il Comune abbia vietato una raccolta firme, strumento legittimo per un Comitato nato per perseguire un determinato scopo. Le richieste, però, vanno presentate nel rispetto della legge. La normativa non consente che vengano fatte raccolte firme in una sede istituzionale, tantomeno in occasione di referendum, come era nell’intenzione del Comitato.
Anche protestare è legittimo, ma nel farlo occorrerebbe non distorcere la narrazione. Innanzitutto, le dimensioni. Di fronte alla proposta, presentata da una azienda privata, di realizzare uno stoccaggio di amianto - già pretrattato e lavorato in cantiere - da depositare in un luogo di proprietà della ditta stessa, la Regione, sentite Arpae e Ausl, ha dato un primo via libera perché il quantitativo è minimo (50 tonnellate l’anno, in un’area di 40 metri quadri) e poiché il rischio di emissioni è pari a zero.
Non si parla, dunque, di un “mega deposito di amianto”, ma della possibilità di depositare il materiale di raccolta dell’azienda e di stoccarlo in sicurezza, per poi essere smaltito altrove. Il reale pericolo si avrebbe nel lasciarlo nei cantieri oppure sui tetti.
Non è vero che a Misano regna la paura. Piuttosto è vero che certe notizie vengono date in maniera distorta per fomentare la cittadinanza e alimentarne i timori.
Il progetto deve essere ancora presentato al Comune per tutto ciò che riguarda le autorizzazioni: distanze, deposito delle acque, accorgimenti rispetto alle prescrizioni date dalla Regione…
Al momento il Comune non ha autorizzato nulla e, se il progetto verrà presentato, vigilerà attentamente affinché le prescrizioni vengano rispettate.
Ciò non significa che abbia scelto la linea del no comment. La posizione dell’amministrazione è stata più volte esternata chiaramente: dal proprio punto di vista, nonostante non vi sia alcun rischio legato alla pericolosità, l’area individuata non è adatta a quel tipo di stoccaggio e cercherà tutti gli strumenti utili affinché non venga realizzato in quel luogo. A tal proposito l’amministrazione comunale è già al lavoro con l’azienda per evitare che si realizzi questa attività di stoccaggio.
Infine, l’amministrazione comunale tiene a ricordare che è sempre disponibile al confronto con la cittadinanza, come ribadito anche in sede di incontro pubblico.