La Digos ha perquisito 15 persone, esponenti del movimento anarchico, accusate di aver partecipato a vario titolo all'incendio di due auto della Polfer di Rimini, il 20 aprile 2023. Le vetture erano nel piazzale interno della stazione riminese. L'atto era stato rivendicato su alcuni siti di area anarchica.
L'indagine, coordinata dal pm della Dda di Bologna Stefano Dambruoso, si è sviluppata con l'analisi di una grande mole di immagini riprese dagli impianti di sorveglianza. A seguito delle perquisizioni, eseguite mercoledì dalle Digos di Bologna, Forlì-Cesena, Rimini, Milano, Torino e Lucca, sono stati sequestrati dispositivi telefonici e informatici e capi di abbigliamento.
"Si è scelto di attaccare con il fuoco la polizia ferroviaria, misera appendice della polizia di stato, addetta all'infame compito della salvaguardia della sicurezza in ambito ferroviario. Il loro ruolo di guardiani dei cosiddetti confini di stato ha rappresentato un motivo in più per fargli visita proprio sotto casa loro", le parole usate nella rivendicazione, apparsa dopo l'incendio. Alcuni degli indagati sono difesi dall'avvocato Ettore Grenci.