Cronaca 13:45 | 01/12/2025 - Rimini

Caso Pierina, il vicino di casa: "Quella sera sentii un urlo". Ascoltato in Corte d'Assise l'uomo chiamato dalla nuora Manuela

"Oddio, mia suocera, perché capitano tutte a me". Questa la frase che avrebbe detto Manuela Bianchi la mattina del 4 ottobre 2023, alla scoperta del cadavere di Pierina Paganelli, la donna uccisa nel garage di via del Ciclamino a Rimini. Lo ha riferito in Corte d'Assise, nel processo a carico di Louis Dassilva, imputato dell'omicidio della suocera di Bianchi con cui aveva una relazione, Ionas Nastas, vicino di casa dell'anziana vittima.
Il testimone, di origine moldava, la sera del 3 ottobre udì un urlo. "Sentii urlare ma pensai fossero dei ragazzi che giocavano". La testimonianza di Nastas, condomino di via del Ciclamino, potrebbe essere centrale anche per verificare le informazioni sulla mattina del ritrovamento del cadavere. A Nastas si rivolse quella mattina Bianchi per chiedere aiuto e fu col suo telefono che la nuora chiamò i soccorsi. Fondamentale quindi sia per l'accusa, il pm Daniele Paci, che per la difesa dell'imputato Dassilva, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, verificare attraverso la testimonianza le parole di Manuela Bianchi rese in incidente probatorio.
La donna raccontò al gip Vinicio Cantarini che fu proprio l'imputato ad aspettarla in garage, il 4 ottobre 2023, per avvertirla che nel vano dell'ascensore del garage c'era un cadavere. Circostanza che, per la Procura, porterebbe a considerare Dassilva colpevole. Il teste Nastas ha quindi confermato la presenza dell'imputato e Manuela Bianchi al momento dell'arrivo dei soccorsi e che nessuno di loro tre toccò il corpo senza vita. Dalla testimonianza sarebbe quindi anche emerso che quando i tre, Nastas, Bianchi e Dassilva, scesero al piano interrato del garage, non c'era luce per notare le particolari condizioni del cadavere (denudato nella parte bassa), cosa che invece la nuora gli aveva riferito qualche minuto prima.

Cronaca