Cronaca 14:59 | 29/06/2025 - Santarcangelo

Festival decurtato dei fondi dal Ministero: la rabbia del sindaco, esultano lista civica e Forza Italia

Con un decreto pubblicato dalla Direzione Generale Spettacolo del Ministero il Santarcangelo Festival è stato drasticamente retrocesso nella graduatoria del Ministero della Cultura per l’erogazione dei fondi triennali 2025-2027. 

Grida allo scandalo il sindaco della città clementina Filippo Sacchetti (Pd): " La notizia del dimezzamento dei punteggi ministeriali assegnati alla qualità artistica del nostro Festival - doce in una nota - è una vera doccia fredda. Criteri uguali agli altri anni, stesso Festival da 55 anni, valutazioni ribaltate. Quindi capiamoci: chi valuta si è sbagliato, se la valutazione è oggettiva, oppure vuole far fuori Santarcangelo dalla scena culturale italiana (e internazionale). Credo che sia più la seconda versione, perché questa decisione è tutta politica. La politica di "colpirne uno per educarne 100”, un attacco alla libertà di espressione che ormai sappiamo piacere poco a questo governo. E questa escussione penalizzerà tanto di più il nostro Festival, perché il nostro è un Festival deliberatamente politico. Ovvero, qui si sceglie dal 1970 da che parte stare. Con quali occhi guardare il mondo. E sono sempre stati occhi di libertà, speranza, emancipazione. Sguardi verso chi è meno tutelato, gode di meno diritti, chi appartiene a minoranze che la massa del pensiero omologato spesso tenta di spazzare via. Santarcangelo - prosegue il primo cittadino - è un presidio di libertà per la cultura italiana. Ma non per questo governo, che preferisce altro, un pensiero allineato che è disposto d ottenere anche con la repressione. Tira una brutta aria, ma questa non è una novità. La novità è che possiamo decidere, nei prossimi giorni, di essere al centro della nostra piazza, piazza Ganganelli, piazza del mondo, dove tutto si può discutere. Si può discutere di tutto perché siamo liberi. E nella pluralità nasce l'idea di società che vogliamo. Vi invito a partecipare, tutti, ancora con più motivazione ed energia di prima. Dialogare, indignarci, magari anche dovendo correggere qualcosa, ma non restare indifferenti. Perché questa rischia di essere una scelta generale e un attacco pesante a ogni forma di libertà di espressione del nostro Paese. Facciamo sentire la nostra voce!".

Esultano, in maniera diversa, invece lista civica e, per il centrodestra, Forza Italia: "Finalmente qualcuno - commenta Gabriele Stanchini di Alleanza Civica - che riporta il livello del festival a ciò che è: una mera distribuzione di soldi pubblici per attirare, o mantenere, consensi elettorali alla sinistra! Speriamo che questi fondi siano completamente azzerati nel più breve tempo possibile".

"Se al Ministero avessero fatto una "valutazione (prettamente) culturale" (per qualcuno politica) - analizza in maniera propositiva la questione il responsabile di Forza Italia Walter Vicario - forse il punteggio sarebbe stato zero (sarebbe stato da chiudere?), mentre invece, purtroppo per gli addetti ai lavori, la valutazione è tecnica. Sicuramente un buon amministratore o chi aspira ad essere tale dovrebbe pensare al fatto che il Festval possa avere finanziamenti e questo vorrebbe dire che è migliorato e cambiato. E non essere una mera rassegna di spettacoli di cutura tendenziosa come è adesso. Non condivido coloro che gridano alla vittoria. Sono per una riforma del Festival dal punto di vista tecnico-culturale, non per l'abolizione totale. Certo che se gli amministratori restano questi... qualora un domani fossimo noi a governare la città procederemmo per una riforma profonda del Festival non per la soppressione"