Si è svolta venerdì 27 giugno la cerimonia di consegna e ringraziamento per la generosa donazione, da parte del Rotary Club di Rimini, di una poltrona elettrica per prelievi e terapie, destinata all’ambulatorio di Medicina Trasfusionale dell’ospedale Infermi di Rimini.
L’ambulatorio di Medicina Trasfusionale segue dal 2022 pazienti del territorio riminese, prevalentemente affetti da anemia e bisognosi di supporto trasfusionale o di infusioni periodiche di ferro.
L’anemia è una condizione diffusa, che interessa circa il 10% della popolazione, e può derivare da diverse cause quali malattie ematologiche, disturbi congeniti dei globuli rossi o sindromi emorragiche acute e croniche.
Negli ultimi tre anni l’attività dell’ambulatorio ha registrato una crescita costante, offrendo a un numero sempre maggiore di pazienti, fino a 1500 nel solo anno 2024, un punto di riferimento stabile per la gestione delle terapie necessarie. Oltre ai pazienti anemici, l’ambulatorio si occupa anche di persone con altre patologie ematologiche, epatologiche e neurologiche che richiedono trattamenti specialistici. Cura condizioni croniche e prepara pazienti che devono sottoporsi a complessi interventi, migliorando la loro resistenza.
Alla cerimonia hanno partecipato la direttrice del presidio ospedaliero, dott.ssa Francesca Raggi, la direttrice della UO Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, dott.ssa Annalisa Gabriele, con il suo staff, e una rappresentanza del Rotary Club di Rimini: il presidente ing. Virgilio Pagliarani e la consorte dott.ssa Laura Zanni, e il dott. Stefano Santucci, con cui si è rinnovato il legame di collaborazione e solidarietà.
“Come per altre donazioni, il Rotary Club di Rimini intende riconfermare il sostegno ai professionisti e operatori del nostro ospedale, come segno di gratitudine per l’impegno quotidiano in favore di tutti i pazienti curati”, hanno sottolineato i donatori.
“Grazie a questa donazione del Rotary Club di Rimini è stato possibile ampliare il numero di accessi all’ambulatorio di Medicina Trasfusionale - ha spiegato la dottoressa Gabriele - Voglio inoltre sottolineare l’importanza della collaborazione con associazioni del territorio come AVIS e AIL, insieme alle altre unità operative degli ospedali, ai medici di Medicina Generale e ai Servizi Territoriali. Questo lavoro di squadra ha reso possibile trasformare l’ambulatorio in un vero punto di riferimento per tanti pazienti”.
“Lo staff del Servizio Trasfusionale di Rimini non mira soltanto a preparare gli emoderivati necessari alle cure nei reparti dei nostri ospedali – ha ricordato Francesca Raggi - ma sta innovando la cultura del trattamento di certe tipologie di pazienti, attivando le trasfusioni al domicilio e nelle RSA, adottando terapie alternative per pazienti che, per motivazioni religiose rifiutano alcuni trattamenti e innalzando la consapevolezza di tutti riguardo alla risorsa preziosa che è il sangue.
Per questo motivo, anche a nome dell’azienda, ringrazio sentitamente il Rotary, che sostiene il progetto in favore di tutta la comunità riminese”.