Cronaca 14:23 | 30/05/2025 - Rimini

La Cisl Scuola interviene sulla questione Serpieri. "Riportare la situazione presto alla normalità, nel rispetto delle persone"

Da mesi il Liceo Serpieri di Rimini è al centro di un acceso dibattito pubblico, tra proteste ripetute e rappresentazioni mediatiche spesso unilaterali, che hanno coinvolto direttamente la figura del Dirigente scolastico e, più in generale, l’intera istituzione scolastica. Una situazione che ha generato un clima lavorativo teso, una frattura interna e un danno d’immagine per la scuola, vissuto con crescente preoccupazione e silenzioso disagio da gran parte della comunità scolastica. 

In questa situazione si segnala però la scelta di una parte del personale scolastico e di alcune famiglie del Liceo Serpieri, che ha inviato formalmente alla Dirigenza dell’Istituto, all’Ufficio Scolastico Territoriale e all’Ufficio Scolastico Regionale una “dichiarazione di dissociazione dalle proteste e rivendicazione di verità sulla situazione interna alla Scuola Serpieri di Rimini”.

Lettere che ci sollecitano a dare voce a un disagio diverso: quello di chi non si riconosce nelle proteste pubbliche né nelle narrazioni esasperate che hanno finito per oscurare la complessità della realtà interna alla scuola.

Come già sottolineato in un precedente comunicato, la CISL Scuola ritiene essenziale garantire ambienti scolastici sicuri e sereni, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Tuttavia, la sicurezza passa anche attraverso il rispetto della verità, delle procedure e delle persone. Le azioni e i messaggi diffusi all’esterno dell’Istituto – denunciano i firmatari delle lettere – sono apparsi, per chi vive quotidianamente la scuola, parziali, esagerati e dannosi per il clima interno e per l’immagine dell’intera comunità scolastica.

Il risultato è una profonda frattura tra chi ha scelto forme di protesta visibili e chi, pur vivendo la difficoltà, ha continuato a lavorare in silenzio, mettendo al primo posto gli studenti e la tutela della scuola. A questi lavoratori va il riconoscimento: hanno mantenuto salda la barra dell’equilibrio, garantendo ogni giorno la continuità didattica e la serenità degli alunni, lontano dai riflettori e dalle dinamiche conflittuali.

Ci si aspettava, e si sperava, che il confronto tornasse su binari rispettosi e costruttivi. Purtroppo, il perdurare di toni esasperati, l’assenza di una rappresentazione equa e l’amplificazione di un’unica versione dei fatti hanno reso necessario questo nostro intervento. Perché il silenzio, seppur responsabile, non deve mai tradursi in assenso passivo davanti a una narrazione parziale che rischia di delegittimare l’intero sistema scolastico.

Le ripetute manifestazioni e gli articoli di stampa – lo diciamo con franchezza – sembrano aver finito per dividere anziché unire, e per colpire la scuola nel suo insieme più che contribuire a risolvere eventuali criticità. Il nostro auspicio, ora, è che si possa giungere rapidamente ad una risoluzione della situazione, nel rispetto di tutte le parti coinvolte. Il compito del sindacato non è schierarsi in fazioni, ma tutelare le persone, garantire legalità, equilibrio e verità, e costruire – insieme – soluzioni che salvaguardino il bene più importante: la scuola pubblica e chi ogni giorno la rende viva e credibile.

La CISL Scuola continuerà a vigilare con attenzione, affinché l’Amministrazione possa lavorare serenamente, nella piena osservanza delle normative, e con l’auspicio che si possano presto ricostruire fiducia, dialogo e rispetto reciproco. Solo così sarà possibile voltare pagina.

 

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