Un brutto moto di essere violenti che ormai è diventata una brutta moda, da abolire al più presto. Ora si urla addosso ad una persona, senza neppupre pensare al significato vero di quanto viene "sputato" fuori dalla bocca, come: "Ti sciolgo nell'acido". Una bestemmia che un essere umano non dovrebbe mai pronunciare verso un proprio simile. Invece un uomo di 55 anni residente in provincia di Rimini, dall’ottobre 2024 al febbraio di quest’anno ha perseguitato la sua ex donna. L'ha costretta ad una vita di paure e timori. In pratica ha fatto modificare alla povera signora la propria quotidiniatà. Una abberrazione. La malcapitata ha 35, anni non è italiana, ora vive a Cesena. In questi ultimi tempi usciva di casa solo se accompagnata da persone di fiducia. Aveva solo una paura: imbattersi nel proprio aguzzino. Come da copione l'uomo non voleva lasciare la congiunta, non capiva che quel rapporto era terminato. Così durante un incontro il soggetto aveva giurato di fargliela pagare minacciandola con frasi tipo: "Ti taglio la gola". Dalle parole si era passati poi ai fatti. Nel corso di un diverbio il 55enne aveva preso in mano un seghetto per mozzare tubi metallici, minacciandola molto seriemente. A quel punto la signora non ha più resistito. Si è rivolta ai Carabinieri e ha spiegato alle forze dell'ordine che il menù oltre alle minacce, erano pure insulti, intimidazioni e aggressioni sul corpo della donna. Nei primi mesi del 2025, l'ex compagno ebbe la forza di colpire con un schiaffo in faccia la signora, tanto da farla cadere a terra e sbattere la testa contro il pavimento. La stessa si rivolse ai sanitari che diedero 10 giorni di prognosi refertati al pronto soccorso. Per quel caso l'uomo venne denunciato per lesioni personali. Ma le minacce continuarono. Una persecuzione. L'uomo cercava la sua "vittima" e continuava a minacciarla: "Se non ritiri la denuncia, io ti spacco tutte le ossa". I Carabinieri che nel frattempo indagavano e tenevano sott'occhio la situazione, grazie ad un efficente lavoro investigativo, sono riusciti a relazione il pubblico ministero Luca Bertuzzi presso la Procura della Repubblica di Rimini. Il Magistrato ha deciso di chiedere il rinvio a giudizio del soggeto per stalking aggravato. Udienza fissa per il 12 dicembre. l'indagato difeso dall'avvocato Gianluca Tamagnini del foro di Rimini, dovrà comparire davanti al gup di Rimini, Raffaella Ceccarelli, per l'udienza preliminare. Sperando che nel frattempo la morsa della collera possa allentarsi e per questa donna si presenti una estate normale. Non di sofferenza.
Cronaca

22:04 - Rimini