Un momento di grande valore umano e civico quello che si è svolto ieri mattina presso la Scuola Secondaria di Primo Grado “Emilio Filippini”, dove le ragazze e i ragazzi hanno avuto l’occasione di incontrare il dott. Marcello Zavatta, chirurgo ortopedico che per molti anni ha operato negli ospedali di Emergency in Afghanistan.
Un’iniziativa promossa con la collaborazione dell’Amministrazione comunale e alla presenza dell’Assessora alla Legalità Claudia Gabellini e dell’Assessore alle Politiche Socio-Sanitarie Nicola Romeo, che hanno voluto sottolineare l’importanza della testimonianza diretta, soprattutto in un contesto scolastico.
«Un incontro fortemente educativo – dichiarano Gabellini e Romeo – che ha permesso agli studenti di confrontarsi con la realtà concreta della guerra e delle sue conseguenze, attraverso il racconto toccante e profondo del dott. Zavatta. La sua esperienza nei territori di conflitto ci ricorda quanto sia necessario ribadire il valore della pace, della cura e della solidarietà, soprattutto tra i più giovani».
Il dott. Zavatta ha descritto con grande umanità la sua esperienza nei presidi di Emergency in Afghanistan, dove le vittime più fragili delle guerre sono spesso proprio i bambini e gli adolescenti. Un racconto che ha emozionato e coinvolto gli studenti, spingendoli a riflettere sull’assurdità dei conflitti armati e sull’importanza del rispetto dei diritti umani.
Al termine dell’incontro, è stato affisso al cancello della scuola lo striscione con la scritta "Questa scuola R1PUD1A la guerra”, simbolo della campagna nazionale promossa da Emergency e già esposto in precedenza davanti a Palazzo Mancini, sede comunale di Cattolica.
Il messaggio, forte e chiaro, richiama l’articolo 11 della Costituzione Italiana: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Concludono gli assessori: «Come istituzioni abbiamo il dovere di sostenere questi momenti di confronto e consapevolezza, affinché i nostri giovani crescano con il senso della responsabilità e della partecipazione attiva. Ringraziamo Emergency e il dott. Zavatta per aver condiviso una testimonianza che rimarrà nel cuore della nostra comunità scolastica».