La notizia da ufficiosa è diventata ufficiale. La storia delle truffe fiscali, legate al bonus per ristrutturazione da Treviso ha raggiunto Rimini. E' stata la Guardia di Finanza a scoprire i collegamenti che portano sino alla città rivierasca questo malaffare. Il modus operandi truffaldino, ormai consolidato, ha permesso alle Fiamme Gialle di denunciare quattro imprenditori. Gli stessi avrebbero ottenuto soldi pubblici con progetti di ristrutturazione presentati, ma in realtà mai eseguiti. Il brutto di tutta la vicenda risulta essere che molti cittadini non sapevano nulla di quanto stava accadendo alle proprie spalle. Questa truffa ha preso il via a Treviso, ed ha coinvolto 24 persone in diverse provincie dello stivale. Rimini compresa. Presentate false pratiche edilizie a nome di soggetti che erano all'oscuro di quanto stava accadendo. Per queste persone è stato un fulmine a ciel sereno. Nel frattempo i truffatori incassavano i bonus fiscali, utilizzando i vari sistemi informatici. Mentre i diretti interessati non avevano mai autorizzato le opere e neppure fornita il consenso per fare accessi negli uffici del catasto o in quelli comunali. La Guardia di Finanza ha compreso, indagando su una mole di operazioni sospette segnalate nel ventaglio del riciclaggio di denaro. La società caduta nella brace degli investigatori, non risultava neppure in regola con le dichiarazioni fiscali. Ora l'azienda trevigiana è sotto verifica e indagine. Lo Stato spera di recuperare almeno in parte i denari erogati, attraverso il pagamento di quelle fatture false. Denari finiti sui conti correnti probabilmente di quella azienda, almeno fino al momento in cui gli investigatori si sono accorti della truffa.