Cronaca 15:53 | 31/05/2025 - Valconca

Forum pubblico sui giovani di San Clemente con il supporto del pedagogista, prof. Alessandro Zanchettin

Dove si ritrovano i giovani nel Comune di San Clemente? Cosa fanno nel loro tempo libero? Come vedono gli adulti e di cosa hanno maggiormente paura? Queste sono solo alcune delle domande sulle quali ci si confronterà mercoledì 4 giugno, alle ore 20,30 al Teatro Villa, guidati dai soci volontari di Ben.Gio (benessere giovani), la nuova associazione di genitori nata nel nostro territorio. Creare opportunità educative, ricreative, culturali, etiche per i ragazzi è la mission dell’associazione che punta ad ascoltare i giovani che abitano quotidianamente il territorio. Dare voce, spazio e tempo ad essi è l’approccio che intende perseguire Ben.Gio che ha come obiettivo quello di rendere i ragazzi cittadini attivi, costruttori del proprio presente e del proprio futuro. 

“Un’iniziativa che arriva a maturazione proprio nel momento in cui - dice la Sindaca Mirna Cecchini - abbiamo avviato un percorso di approfondimento, maggiore conoscenza e condivisione delle attese formulate da parte della popolazione giovanile di San Clemente. Proprio perché tra i compiti e gli impegni assunti da questa Amministrazione vi è la consapevolezza del dover essere parte attiva e protagonista del processo di accrescimento e sviluppo di questo territorio in favore delle nuove generazioni”. 

“Per raccogliere i pensieri dei ragazzi - commenta Alice Foiera, Vicepresidente dell’associazione - è stato somministrato un questionario a tutti gli studenti delle classi seconde e terze della scuola secondaria di Primo grado di Sant’Andrea e sono stati raccolti 114 moduli compilati. Le domande miravano ad avere maggiori informazioni sul mondo adolescenziale, mappare il territorio vissuto dai giovani e offrire la possibilità di condividere il proprio pensiero sul paese in cui vivono. Alcuni dati raccolti hanno confermato le medie nazionali, come l’utilizzo dello smartphone che si attesta sulle 3,5 ore giornaliere e il bisogno di socialità che emerge come elemento caratterizzante questa specifica età. La maggior parte degli intervistati pratica uno sport mentre solo il 36% ha frequentato recentemente un corso a carattere culturale. La visione che i ragazzi hanno del mondo adulto è piuttosto grigia: appare come una fase della vita noiosa, carica di pesi e responsabilità e scandita dal lavoro e dagli impegni.  La più grande paura espressa è quella di perdere la propria famiglia, mentre la spinta al futuro li protende verso la ricerca di libertà e autonomia (concretizzate ad oggi come possibilità di spostamento e di esperienze senza genitori). Alla richiesta di consigli concreti per migliorare il paese, sono emersi moltissimi spunti riguardanti diversi aspetti della vita pubblica. Se siete curiosi di approfondire queste tematiche e conoscere più da vicino il mondo vissuto dai ragazzi, non mancate mercoledì 4 giugno”. 

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