Così come le associazioni del commercio che a Riccione hanno manifestato sorpresa e critica, anche Confartigianato della Provincia di Rimini condivide il pensiero che un distributore di pizza, preparata da un robot in tre minuti, non sia proprio coerente con ciò che dovrebbe caratterizzare la proposta dei mercatini natalizi di una zona turistica. Non è in discussione la libertà d’impresa, perché all’interno di un locale commerciale è lecito tutto ciò che rispetta le leggi. D’altra parte, un’offerta del genere esiste già anche a Riccione e noi che tifiamo per l’artigianalità siamo preoccupati per l’avanzare di un’offerta che ammorba tradizione, cultura gastronomica e produzione artigianale. Ma questi sono i tempi che viviamo e tocca anche al sistema artigianale e commerciale scuotersi e innovare. Nel posizionare in una ‘casetta natalizia’ un robot che cucina la pizza in tre minuti c’è invece la scelta, in ultima analisi dell’amministrazione, di rendere disponibile su suolo pubblico ciò che è coerente, e cosa non lo è, con la propria idea di città. Non è una considerazione animata da polverosi pregiudizi: la concorrenza e l’invadenza della tecnologia sono questioni con cui ci misuriamo ogni giorno. È solo voler sottolineare che è importante fare quel che si dice, dopo aver detto quel che si voleva fare. C’è, secondo noi, anche il messaggio verso chi, magari dall’altra parte della strada, dentro una pizzeria o in un forno, investe sulla propria professionalità. A chiunque abbia scelto, a chiunque abbia autorizzato, gli artigiani mostrano il cartellino giallo.
Cronaca
14:49 - Rimini