La storia di un presunto amore (pare dalle carte solo da una parte) durata un anno mezzo tra una escort sudamericana di 40 anni, ed un imprenditore riminese di 65 anni è costata davvero tanto in eruo, all'uomo. Forse troppo. Ovvero decine e decine di migliaia di bigliettoni o per meglio dire bonifici? Soldi che l'innamorato sarebbe stato costretto a versare alla professionista, per non rendere pubblico il loro "segreto", oltre naturalmente ai normali compensi pattuiti per le varie prestazioni. L'escort, secondo narrato dall'uomo, sarebbe stata abile a conquistare in fretta la sua fiducia per poi metterlo con le spalle al muro ricattandolo di rivelare non solo la loro storia, ma anche i dettagli piccanti dei loro incontri, con le inevitabili conseguenze che per la sua immagine e la sua posizione professionale. C'era un solo modo perché ciò non potesse accadere: pagare profumatamente il suo silenzio. Così l'imprenditore ha effettuato decine di versamenti, di importi elevati, pur di assecondare le sue richieste economiche, che col passare del tempo sono diventate sempre più frequenti e pressanti. Nel gennaio di quest'anno il professionista ha deciso di dire basta e si è rivolto all'avvocato Paolo Ghiselli. Dall'incontro tra avvocato e presunta persona lesa nasce una denuncia per estorsione, oltre che per introduzione abusiva in sistema informatico. Infatti la donna sarebbe riuscita nel corso dei loro incontri a carpire dal cellulare dell'imprenditore sia l'indirizzo in cui vive e altri dati sensibili. Che oggi per chi deve commettere reati è manna caduta dal cielo. Per continuare a tenerlo sotto pressione, l'escort si sarebbe perfino presentata sotto casa. Oltre alla denuncia penale, nel frattempo sono state intraprese anche azioni legali sotto il profilo civilistico per individuare dove fossero finite le ingenti somme elargite sotto il timore della rivelazione della relazione. Somme che si è scoperto, con pignoramenti vari, essersi volatizzate dai conti correnti sui quali erano stati effettuati i bonifici, così come altri beni di proprietà della sudamericana acquistati con quel denaro. Le indagini della Procura locale sono tuttora in corso. Ma i soldi nel frattempo sono volati via. D'accordo che all'amore non si guarda in faccia. Ma ai soldi si.
Cronaca

17:19 - Romagna