“Con stupore apprendiamo dagli organi di stampa che la Fondazione Carim, legittima proprietaria dell’immobile in questione, ha posto in vendita la Villa Mussolini". Stefabo Paolini, capogruppo consiliare di Fratelli d'Italia Riccione interviene sul futuro incerto del bene storico e architettoniuco della Perla Verde.
"Si tratta, come noto, di un bene di enorme valore storico e culturale - ricorda Paolini - di cui il Comune di Riccione ha goduto nel tempo in comodato d’uso gratuito essendo tra l’altro anche proprietario del parco annesso. Ora, che la Fondazione decida di vendere è una questione su cui nessuno può mettere verbo. E’ un bene di sua proprietà, probabilmente deve fare cassa e ci sta che lo faccia. E non è nemmeno una novità nel senso che già nel periodo in cui è stata sindaco Renata Tosi questa possibilità era stata paventata, ma non se ne fece nulla.
La cosa incredibile oggi, ed è questo il senso delle nostre rimostranze, è che il Comune di Riccione - e qui Paolini ne ha parecchie da dire - abbia tenuto nascosta l’intera operazione di cui crediamo fosse certamente a conoscenza da tempo. Mai nella sede più opportuna, il Consiglio comunale, sono arrivate da parte dell’amministrazione e da chi la guida informazioni in tal senso. Mai è stato fatto cenno negli ultimi tempi a questa possibilità, magari aprendo un dibattito. Tutto tenuto nascosto nelle segrete stanze. Mi chiedo: il Comune perché non ha coinvolto l’organo consiliare nella discussione? Abbiamo assistito nel tempo a spese enormi ed inutili fatte per scelte quantomeno discutibili. Perché non affrontare l’argomento? Stiamo parlando, lo ribadisco, dell’unico monumento storico della nostra città. I riccionesi devono venire a sapere dalla stampa che è stato messo in vendita? Sindaco Angelini, cosa le costava magari durante le comunicazioni del civico consesso fare parola della cosa? Ne abbiamo sentite talmente tante da farci accapponare la pelle e non ci dice nulla della Villa Mussolini in vendita? O forse non ne era al corrente? Non vogliamo nemmeno pensare all’ipotesi che il sindaco non ne fosse informata. In caso contrario sarebbe l’ennesima dimostrazione di quanto poco il primo cittadino venga tenuto in considerazione. Ritengo comunque gravissimo che la Angelini non abbia cercato di evitare la gara pubblica: all’asta Villa Mussolini non ci doveva arrivare, è il segnale che il Comune di Riccione non ha la minima intenzione di partecipare, e quindi di comprare, altrimenti si sarebbe scelta la strada della trattativa privata".
Fratelli d’Italia - conclude il capogruppo di FdI - chiede, dunque, chiarezza e risposte agli interrogativi posti. Ci rapporteremo subito anche con Fondazione Carim per seguire con attenzione l’iter di vendita”.