Grazie all’intervento di FILCAMS CGIL Rimini, 11 lavoratrici otterranno direttamente da Poste Italiane il pagamento delle ultime tre mensilità e della tredicesima 2022. I cambi di appalto rappresentano da sempre un momento delicato e temuto da chi lavora negli appalti di pulimento, ed è così anche negli appalti delle pulizie di Poste Italiane, come sanno bene le lavoratrici impiegate in quel settore.
Con sentenza del 27 maggio 2025 il Tribunale di Rimini ha condannato Poste Italiane a pagare direttamente le retribuzioni dovute e non pagate dall’appaltatrice Nuova Idea S.r.l. a 11 lavoratrici, assistite dall’avvocato convenzionato con CGIL Rimini Matteo Urbinati, che attendevano gli stipendi da oltre due anni; si trattava di oltre € 28.000 lordi complessivi.
Nel dettaglio le lavoratrici erano appunto dipendenti di Nuova Idea S.r.l., un’impresa di pulizie appaltatrice, poi posta in liquidazione giudiziale nel luglio 2024, che nel gennaio 2023 era uscita dall’appalto di Poste Italiane in provincia di Rimini senza pagare alle proprie dipendenti il TFR, le ultime tre retribuzioni e la tredicesima 2022.
Le lavoratrici si erano poi rivolte a FILCAMS CGIL Rimini per avviare la vertenza, ottenendo in prima battuta il TFR dal Fondo di Garanzia INPS, per poi dover richiedere il pagamento delle differenze direttamente a Poste Italiane stante l’inerzia di Nuova Idea S.r.l. . FILCAMS CGIL aveva coinvolto, in quanto responsabile in solido per le differenze patite dalle lavoratrici, proprio l’azienda appaltante Poste Italiane, che, dopo aver nei fatti tergiversato, ha costretto le maestranze ad avviare un lungo percorso legale che si è concluso positivamente, con la sentenza del Tribunale di Rimini che ha riconosciuto Poste Italiane debitrice nei confronti delle operaie.
Responsabilità solidale: un automatismo che va riconosciuto anche nei casi d’infortunio sul lavoro Ed è proprio questo che si otterrà in caso di vittoria del Sì ai referendum dell’8 e 9 giugno, in particolare con la scheda di colore rosso rubino, quella che riguarda salute e sicurezza sul lavoro. Con la vittoria dei sì, infatti, ogni qualvolta un lavoratore subirà un infortunio sul lavoro, sarà anche l’impresa appaltante ad esserne direttamente responsabile, rafforzando così i controlli di filiera e limitando gli incidenti. Per tale ragione FILCAMS CGIL, nell’esprimere soddisfazione per la conclusione positiva della vertenza Poste Italiane, invita tutte le lavoratrici e lavoratori in appalto a non mancare l’appuntamento referendario: con il Sì aumentano le tutele per questa categoria numerosissima e molto fragile del mondo del lavoro.