Politica 13:36 | 07/05/2025 - Romagna

Petitti (Pd):Il 34,5% delle cause giudiziali di separazioni è segnato da violenza domestica, rischi per donne e minori dal ddl “Salomone”

Il 34,5% delle cause giudiziali di separazioni è segnato da violenza domestica, rischi per donne e minori dal ddl “Salomone”.  11 mila le separazioni e i divorzi in Emilia-Romagna nell’ultimo anno. 

Emma Petitti (Pd): "ho contribuito alla risoluzione per impegnare la Regione a contrastare il disegno di legge in materia di affido dei figli minori di genitori separati. Minori e donne vittime da tutelare"

Indebolisce la centralità dei minori, aumenta la conflittualità tra genitori e penalizza le madri; queste in estrema sintesi le motivazioni che mi hanno spinto a sottoscrivere la risoluzione per impegnare la Regione Emilia-Romagna nel contrastare il disegno di legge già soprannominato “Salomone”(dalla storia della Bibbia in cui il re noto per la sua saggezza, di fronte a due madri che si contendevano un figlio, suggerì di tagliare a metà il bambino per far emergere quale delle due tenesse davvero alla sua vita). 

Si tratta del ddl in materia di affido dei figli minori di coppie separate che, già al suo nascere, ha scatenato polemiche e interrogativi anche tra chi, nei territori, si occupa di diritti delle donne e contrasto alla violenza di genere. La platea dei potenziali cittadini interessanti dal ddl è molto ampia se si pensa che, solo in Emilia-Romagna, sono state circa 11 mila le separazioni e i divorzi nel corso dell’ultimo anno.

Nello specifico, il testo non prende in considerazione due aspetti fondamentali: il primo, riguarda i casi di violenza domestica; il 34,7% delle cause giudiziali di separazione con affido presenta indicazioni di violenza domestica, il secondo è la preminenza del benessere e dei diritti dei minori. Una proposta che nega nella sostanza, contraddicendola, la Convenzione di Istanbul - che con la ratifica del 2013  è diventata legge dello Stato - e prevede che nella definizione di custodia e visita dei figli siano considerati gli episodi di violenza previsti dalla Convenzione, garantendo che tali diritti non mettano a rischio vittime e bambini. 

Tra gli aspetti più controversi quello con cui Il DDL Salomone elimina il concetto di residenza abituale, imponendo un domicilio paritetico che obbliga i minori a spostarsi continuamente tra le abitazioni dei genitori, senza considerare la loro stabilità emotiva. Una pericolosa indicazione che chiediamo alla Giunta dell’Emilia-Romagna di contrastare in tutte le sedi istituzionali opportune.

 

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