Sport 21:21 | 19/10/2025 - Dall'Italia

Basket-Verona senza amore per Rimini. La Dole battuta in trasferta dalla Tezenis 96 a 84

Tezenis Scaligera Verona – Dole Basket Rimini 96-84 (21-24, 43-50, 76-62)

TEZENIS: Baldi Rossi 5, Pittana, Poser 7, Bolpin, Ambrosin 7, Kuzmanic, Zampini 12, McGee 30, Monaldi 15, Serpilli 20, Spanghero. All.: Cavina.

DOLE: Leardini, Tomassini 15, Denegri 15, Sankare, Marini 6, Ogden 14, Pollone 3, Della Chiesa, Robinson 18, Simioni 6, Camara 7. All.: Dell’Agnello. 

Il talento di McGee e Serpilli piega quando conta la Dole Rimini. Dopo un primo tempo giocato con autorevolezza, Rbr patisce le pene dell’inferno nella ripresa ed è costretta ad alzare bandiera bianca al cospetto della Tezenis Verona: nel sesto turno della serie A2 i veneti vengono fuori alla distanza con il risultato finale di 96-84. Rbr si presenta al PalaAgsm Aim fortemente incerottata: oltre all’assenza di Sankare, si somma il ko di Giacomo Leardini, costretto a dare forfait per via di un problema muscolare alla coscia destra (sarà valutato nelle prossime ore dallo staff medico). A complicare ulteriormente le rotazioni anche l’espulsione a metà di terzo quarto di Pierpaolo Marini. La Tezenis scava il solco in avvio di ripresa, per poi gestire senza particolari patemi d’animo nei minuti finali. Da segnalare la presenza a Verona di oltre un centinaio di supporter riminesi sempre a sostegno della squadra.

La Tezenis schiera Zampini, McGee, Bolpin, Serpilli e Poser. Coach Dell’Agnello replica con Robinson, Denegri, Marini, Ogden e Simioni. In avvio di match la Dole è molto precisa dalla lunga: apre Denegri dall’angolo 0-3, poco dopo lo imita Robinson 2-6. Rimini prova a gestire la cronologia, dando ritmo all’attacco: bene Denegri per il 4-10. I padroni di casa provano a rientrare 9-10 con Serpilli, ma la Dole piazza un parziale di 7-0 con una tripla pesante di Denegri in transizione e Ogden per il 9-17. I biancorossi allungano anche a +8 (12-20) con Ogden. Nel finale di frazione Monaldi scalda la mano 15-20 e 20-22. Si rivede in campo Gora Camara, che va subito a dare sportellate depositando il 20-24. Al 10’ è 21-24 con Rimini che tira molto bene: 6/11 da due, 4/5 da tre. 

Piglio giusto per la Dole nei primi minuti del secondo quarto: i romagnoli piazzano un break di 9-0 e si ritrovano sopra di 12 punti 21-33. Nella cavalcata sprazzi di Tomassini, bene anche Robinson. Nella parte centrale della frazione a uscire dal letargo è McGee: l’ex Cantù scalda la mano con i canestri del 27-33, 30-35 e 32-35. Ma la Dole è quadrata e resta sempre sul pezzo: Camara spiega perché può diventare centro dominante in questo campionato, 34-39 e 34-41 del senegalese con Rbr che lo coccola dopo mesi di attesa. Nel finale di tempo la Tezenis prova a rientrare con i liberi di Monaldi, ma Pollone va a firmare dall’angolo una tripla fondamentale per il 43-50 del 20’. 

Si torna in pista e McGee mostra il suo infinito talento: in 2 minuti segna 9 punti in fila e riporta i suoi in vantaggio 52-50. Il parziale consente alla Tezenis di girare per la prima volta l’inerzia a suo favore. Dal mazzo ora esce l’esperienza di Serpilli: i suoi canestri valgono il 54-52 e 59-55. Rimini prova a rispondere con Robinson 61-59, ma a ruota gli scaligeri prendono il largo. Verona gioca un terzo quarto solido e chirurgico: due triple di Serpilli in fila dicono 67-59. Poi con 4’10” Marini viene espulso dal campo, una batosta per Rbr difficile da assimilare. I veneti nel finale di frazione ne approfittano per allungare: dopo il 71-60 di Monaldi, Baldi Rossi dall’angolo va da tre per il 74-62, infine Verona chiude al 30’ sul momentaneo massimo vantaggio di 14 punti (76-62) a firma Poser. 

Nella ripresa la forbice si allarga, ancora McGee a infierire per l’81-64, poi Serpilli dice 83-66. La Dole ha una reazione d’orgoglio: parziale di 7-0 con i canestri di Tomassini, Robinson e Simioni per il -10 (83-73). Ma la Tezenis è una mitragliatrice: Ambrosin per il +13 (86-73), poi ancora l’incontenibile McGee per il 92-80 quando si entra negli ultimi 2’ minuti. Nel finale la Scaligera non rischia praticamente niente: palla nel congelatore con il risultato finale di 96-84.