Con pregi e difetti. Come tutti gli essere umani. Ma l'unico uomo che parlava di calcio e non di pallone all'interno di una società che possiamo dire conosca poco la materia, era Stefano Giammarioli. Oggi anche il direttore sportivo e generale (era senza contratto), ha lasciato Piazzale del Popolo. Con molta coerenza il dirigente ha più volte sostenuto che se questa proprietà fosse rimaste al timone del Rimini, senza cedere il club (che sta affondando) un mese orsono, avrebbe mollato questa nave che fa acqua da tutte le parti. Così è stato.
Questa la nota inviata alle testate giornalistiche dal manager.
"Con grande dispiacere comunico la mia decisione di lasciare il Rimini Calcio .
È una scelta sofferta, maturata dopo un’attenta riflessione, ma al momento non ci sono purtroppo i presupposti per poter proseguire insieme questo percorso.
Desidero esprimere un sincero ringraziamento alla società, al Mister, allo staff tecnico e a tutti i miei compagni di squadra per il tempo condiviso, l’impegno quotidiano e le emozioni vissute.
Un ringraziamento particolare va anche al segretario Bellantoni, al team manager Gatta e al magazziniere Elio, all' ex responsabile del settore giovanile Tamai e alla sua squadra operativa, che hanno sempre svolto il loro lavoro con serietà e dedizione, nonostante un ambiente lavorativo non sempre facile.
Un pensiero speciale va infine ai tifosi del Rimini, che con passione e affetto hanno sempre sostenuto la squadra in ogni momento: il vostro calore resterà per me un ricordo indelebile.
Con affetto e riconoscenza".

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