La Polizia di Stato di Rimini, nell’ambito di specifici controlli riguardanti l’ordine e la sicurezza pubblica, il decoro urbano, la regolarità delle strutture ricettive e la verifica delle presenze, deferiva in stato di libertà il titolare di una struttura alberghiera ubicata nella zona sud di Rimini, ai sensi dell’art. 109 T.U.L.P.S. per non aver comunicato le presenze degli alloggiati all’Autorità di Pubblica Sicurezza. In particolare, nelle prime ore del mattino dello scorso 12 novembre personale della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura di Rimini ha eseguito un controllo amministrativo presso una struttura alberghiera che, nelle scorse settimane, aveva attirato l’attenzione degli agenti per alcuni episodi di criminalità che avevano riguardato alcuni degli alloggiati. All’ atto del controllo, all’interno dell’hotel erano presenti 24 persone alloggiate, delle quali ben 18risultavano avere pregiudizi di polizia. Dopo i primi controlli, tre di queste sono state accompagnatein Questura per approfondire gli accertamenti e condurre verifiche più dettagliate. E’ così emerso che due cittadini italiani avevano a loro carico altrettanti provvedimenti di “Divieto di Ritorno” nella città di Rimini, adottati nei loro confronti dal Questore di Rimini a causa della loro pericolosità sociale, derivata dai comportamenti antigiuridici posti in essere negli anni. Per tale ragione sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria ed immediatamente allontanati dalla città.
Inoltre, una terza persona è risultata non essere in regola con le norme sul soggiorno e quindi si è proceduto alla sua espulsione. Dal successivo confronto tra le persone presenti e quelle comunicate dal titolare della struttura ricettiva all’Autorità di Pubblica Sicurezza, tramite l’apposito portale “Alloggiati Web”, è inoltre emerso che la presenza di alcune di loro non era stata regolarmente comunicata. Per tale ragione, il titolare della struttura veniva deferito in stato libertà ai sensi dell’art. 109 T.U.L.P.S. e sanzionato per irregolarità di tipo amministrativo ai sensi della Decreto Legge 145/2023 poiché non aveva esposto fuori dall’edificio il Codice Identificativo Nazionale (CIN), un codice univoco rilasciato dal Ministero del Turismo, necessario per identificare le strutture ricettive e gli appartamenti per locazioni brevi in Italia, al fine di garantire trasparenza e tracciabilità nel settore turistico.
Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti da parte degli agenti della Divisione di Polizia Amministrativa per l’eventuale adozione di ulteriori provvedimenti.

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