Manca meno di un mese all’inizio di Cartoon Club, il festival internazionale del cinema di animazione, fumetto e games che si svolgerà a Rimini dal 13 al 20 luglio, a cura di Acli Arte e Spettacolo. Nell’attesa, arriva “Cartoon Club on the road”, tre appuntamenti con il cinema di animazione dislocati nell’entroterra cesenate e riminese, in programma nei prossimi giorni.
• Si comincia sabato 21 giugno, ore 21, nel giardino del Museo Biblioteca Renzi a San Giovanni in Galilea (comune di Borghi, provincia di Forlì-Cesena). In proiezione il film “Il Faraone, il Selvaggio e la Principessa” di Michel Ocelot.
• Gli altri due appuntamenti sono a San Savino (comune di Montescudo-Montecolombo, provincia di Rimini) nello spazio all’aperto di SP31 – ex frantoio / factory culturale, e si svolgono venerdì 27 giugno, ore 21, quando sarà proiettato il film “La mia vita da zucchina” di Claude Barras, e sabato 28, sempre alle ore 21, con il film “9” di Shane Acker.
Tutte le proiezioni sono a ingresso libero.
I film
IL FARAONE, IL SELVAGGIO E LA PRINCIPESSA
Michel Ocelot, maestro dell’animazione noto per “Kirikù” e “Azur e Asmar”, con il suo stile raffinato, ci offre tre racconti universali dove, coraggio, libertà e amore diventano strumenti di cambiamento. Un principe sudanese in lotta per il suo popolo, un amore ribelle nella Francia medievale e una principessa turca che sfida le regole per seguire il proprio cuore.
LA MIA VITA DA ZUCCHINA
Un toccante film in stop-motion che racconta con delicatezza e sincerità la storia di Courgette, un bambino che dopo la perdita della madre scopre l’amicizia e la speranza in un orfanotrofio. Un’opera poetica e profonda che parla a grandi e piccoli di lutto, resilienza e rinascita.
È un film di animazione ambientato in un futuro post apocalittico dove sopravvivono solo piccoli esseri meccanici dal cuore umano. Quando 9 prende vita, guida gli altri alla ribellione contro il nemico. Prodotto da Tim Burton e tratto da un corto candidato all’Oscar, il film unisce Cgi, fantascienza distopica e atmosfere gotiche in un’opera emozionante.