Ennesima violenza al Pronto Soccorso di Rimini, la CISL FP Romagna denuncia la mancanza di risposte e l’aumento dei soggetti fragili
Rimini, 18 Giugno 2025 – La CISL FP Romagna esprime la propria ferma condanna per l'ennesimo grave episodio di violenza verificatosi ieri presso il Pronto Soccorso di Rimini, dove un'operatrice sanitaria è stata brutalmente aggredita. A lei va il nostro messaggio di solidarietà e vicinanza, insieme al ribadire con forza la necessità di azioni concrete per prevenire e contrastare un fenomeno inaccettabile.
Nonostante la vasta campagna di sensibilizzazione che la CISL FP Romagna ha intrapreso, con la diffusione di volantini, video e una maratona dedicata, ci troviamo ancora una volta a denunciare episodi gravissimi di violenza contro il personale sanitario. Questo ultimo incidente non fa che rafforzare l'urgenza di risposte immediate ed efficaci da parte delle istituzioni competenti.
L'emergenza sociale si riversa sui Pronto Soccorso
A complicare ulteriormente il quadro, si assiste a un numero sempre crescente di soggetti con gravi problematiche sociali che vengono "parcheggiati" nei Pronto Soccorso. Queste persone, che necessiterebbero di un forte investimento nella rete dei servizi sociali e di cura delle dipendenze e non solo, per garantire interventi primari e strutturati nei confronti delle persone con determinate fragilità per evitare accessi alle strutture di emergenza, dove l'unico intervento possibile in situazioni acute si limita spesso a sedativi e a un posto in barella. Questa gestione inadeguata genera caos e tensione per il personale sanitario già sovraccarico e per i pazienti in attesa, trasformando i Pronto Soccorso in luoghi dove l'emergenza sanitaria si intreccia, spesso tragicamente, con l'emergenza sociale non risolta a monte. È indispensabile che questi soggetti siano presi in carico dalla rete di assistenza territoriale prima che la situazione degeneri, evitando che i Pronto Soccorso diventino l'unica e insufficiente risposta a un problema complesso.
Richieste disattese e assenza di risposte
È inaccettabile che, a fronte di ripetuti allarmi e richieste puntuali, la situazione non mostri segni di miglioramento. Già in data 10 agosto 2022, la CISL FP Romagna aveva inviato una lettera formale all’Ausl della Romagna, con oggetto "richiesta aggiornamento implementazione della procedura sulla prevenzione atti di violenza a operatori sanitari in base a linee guida regionali e all'accordo regionale 2020 su nuove linee di indirizzo alle Aziende sanitarie". In quella missiva, chiedevamo quali azioni fossero state intraprese dall'Azienda e se l'attuale procedura aziendale avesse tenuto conto delle linee guida regionali e dell'accordo regionale, che prevedono chiaramente l'assistenza legale, amministrativa, medico-legale, sanitaria e psicologica per le vittime di violenza, inclusa la domiciliazione legale presso l'Azienda in caso di denuncia.
Successivamente, il 20 marzo 2023, la CISL FP Romagna, ha nuovamente sollecitato l’Ausl Romagna, a seguito di episodi di danneggiamento e furti negli spogliatoi degli Ospedali Infermi e Ceccarini. In quella circostanza, ribadivamo la necessità di potenziare i sistemi di videosorveglianza e di rafforzare i presidi di polizia, già previsti per altri presidi ospedalieri, oltre a sollecitare un riscontro alla nota di agosto 2022.
A oggi, nessuna di queste richieste ha ricevuto una risposta concreta.
Le nostre proposte per la sicurezza del personale
La CISL FP Romagna ribadisce con forza le proprie proposte per garantire la sicurezza del personale sanitario:
- Educazione Sanitaria pubblica. Molti cittadini non sono a conoscenza di quali sono le prestazioni che si possono e si dovrebbero fare altrove anziché passare dal pronto soccorso. Creare una vera e ancora più sostenuta alleanze con i MMG di tipo informativo e comunicativo su chi fa che cosa, quali sono gli accessi diretti che ti consentono di avere determinate prestazioni specialistiche e quali no.
- Presidio di polizia H24: È assolutamente necessario avere un posto di polizia presso il Pronto Soccorso di Rimini non solo in fascia diurna, ma 24 ore su 24, al fine di garantire una risposta rapida ed efficace in caso di aggressioni.
- Formazione e supporto al personale: La formazione e la sensibilizzazione del personale sanitario sulla prevenzione, la comunicazione efficace e la gestione delle situazioni critiche sono importanti. Ma è altrettanto fondamentale che gli operatori lavorino con un numero adeguato, turni e riposi utili al recupero psico-fisico, in un'ottica di benessere organizzativo. Essere stanchi e stressati abbassa i livelli di performance e di risposta, esponendo a maggiori rischi
- Procedure aggiornate e tutela legale: Da anni chiediamo l'aggiornamento di procedure che indichino chiaramente le modalità di assistenza legale, amministrativa, medico-legale, sanitaria e psicologica. Promuovere la piena tutela del dipendente che ha subito violenza, prevedendo la possibilità, in caso di denuncia, di domiciliazione legale presso l'Azienda, nonché l'impegno dell'AUSL a un'azione efficace di supporto, anche costituendosi essa stessa in giudizio. Questo non lascerebbe i dipendenti frustrati, feriti (anche moralmente) e spesso smarriti, ma li accompagnerebbe in un percorso strutturato, consapevole e condiviso.
- Potenziamento videosorveglianza e controlli: A seguito degli episodi occorsi negli spogliatoi, chiediamo il potenziamento del sistema di videosorveglianza in prossimità delle porte di accesso a tali spazi, e il relativo controllo sistematico da parte del personale di sorveglianza.
La CISL FP Romagna continuerà a vigilare e a lottare affinché queste richieste, di importanza prioritaria per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, trovino finalmente una risposta concreta e azioni efficaci da parte dell'Azienda. Non possiamo più tollerare che il personale sanitario sia lasciato solo di fronte a un fenomeno di tale gravità.
CISL FP Romagna