Nelle prime ore del mattino del 19 giugno, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri di Rimini hanno eseguito un fermo d’iniziativa della polizia giudiziaria nei confronti di un 20enne, residente in provincia di Napoli, indagato per la commissione di 7 gravi episodi delittuosi commessi a Rimini a partire da aprile 2025. L’indagine, sviluppata congiuntamente dalla Squadra Mobile e dal Nucleo Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica di Rimini, ha permesso di ricostruire un quadro di gravità indiziaria per i seguenti sei episodi delittuosi, nei quali il soggetto fermato, unitamente ad altri soggetti in corso di identificazione, talvolta anche con gravi minacce, aveva effettuato delle violente rapine, denotando pericolosità e spregiudicatezza:
- Rapina a mano armata del 12.04.2025 presso la “Sisal Point” di Rimini via Calzecchi;
- Rapina a mano armata del 24.04.2025 presso il distributore “Tamoil” a Rimini in via Coriano;
- Furto aggravato in concorso del 04.05.2025 presso la palestra FitUP di Rimini via Marte;
- Rapina a mano armata del 07.05.2025 presso la “Snai Vincendo” sita a Bellaria-Igea Marina in via Ravenna;
- La rapina a mano armata del 26.05.2025 presso il Distributore “Vega” di Rimini in via Caduti di Nassirya;
- Rapina a mano armata del 02.06.2025 presso “Tabaccheria Alexander” in viale regina Elena a Rimini;
- Tentata rapina a mano armata del 16.06.2025 presso la “Gioielleria Monti”, sita in via Cavalieri a Rimini.
L’attività investigativa, particolarmente complessa anche a causa del completo travisamento dell’indagato, ha preso spunto da alcuni particolari individualizzanti notati dalla polizia giudiziaria, in ogni episodio, come l’utilizzo di alcuni capi di abbigliamento, un particolare telefono rosso, il medesimo mezzo di trasporto utilizzato per allontanarsi, oltre che dall’escussione delle persone informate sui fatti, che avevano evidenziato un marcato accento campano da parte del soggetto successivamente identificato.
Infatti, il giovane era stato già denunciato dalla Polizia di Stato per spendita di monete false il 16 novembre 2024. Gli investigatori avevano notato parecchia somiglianza, in particolare nei capi d’abbigliamento ed in un tatuaggio appositamente fasciato durante le rapine, tra il soggetto deferito e uno dei soggetti che avevano commesso i delitti, tanto che, anche grazie alle attività di indagine disposte dalla Procura della Repubblica di Rimini, sono stati raccolti numerosi elementi che hanno portato al fermo dell’indagato.
Nelle prime ore della mattina del 19 giugno, pertanto, la Squadra Mobile e il Nucleo Radiomobile dei Carabinieri hanno fatto ingresso presso la stanza di una struttura ricettiva dove l’uomo pernottava da alcune settimane, ritrovando e sequestrando numerosi capi d’abbigliamento, i telefoni cellulari ed ulteriori elementi utili al proseguo dell’indagine, che saranno analizzati anche al fine di procedere all’identificazione degli altri soggetti coinvolti nei gravi reati. Durante l’attività, inoltre, è stata anche individuato un Revolver, completo di munizionamento, risultato rubato in provincia di Salerno nel 2024, detenuto all’interno dell’abitazione di un altro soggetto di origine campana, residente a Rimini e compatibile con quello utilizzato nelle rapine oggetto dell’indagine.
L’uomo, nei cui confronti sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi, è stato conseguentemente tratto in arresto per i reati di ricettazione e detenzione abusiva di arma comune da sparo e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il rito direttissimo.
Il ventenne sottoposto a fermo, invece, è stato accompagnato presso la locale Casa Circondariale.