Circola sui social un post di Alessandro Gassman che invita gli operarori di spiaggia ad abbassare i prezzi al fine di contrastare la crisi di presenze-
"Pur ammirandolo come artista - scrice la consulente del lavorio Caterina Calderoni di Bellaria-Igea Marina - non posso condividere questa affermazione. Credo che generalizzi eccessivamente e non tenga conto della complessa realtà economica del nostro Paese. La crisi che stiamo affrontando non può essere attribuita ad una sola categoria di persone. Ma voglio contestualizzare la mia affermazione riferendomi al mio territorio che vive di turismo! La questione è molto più articolata. Se analizziamo i dati, emerge chiaramente che il costo del lavoro in Italia è molto elevato, ma ciò che arriva nelle tasche dei lavoratori è decisamente inferiore. La differenza tra il costo totale per le aziende e il salario netto dei dipendenti è enorme, a causa di un peso eccessivo di tasse e contributi, che gravano sia sulle imprese che sui lavoratori. Inoltre, il costo della vita continua a crescere. Secondo i dati ISTAT del 2023, la spesa media mensile di una famiglia italiana era di 2.738 euro. È probabile che oggi, con l'inflazione, questa cifra sia ancora più alta! Questi fattori dimostrano che la difficoltà economica non è causata da un'unica parte, ma da un sistema complesso in cui il costo del lavoro e il caro vita rappresentano le sfide maggiori. La crisi non è colpa dei lavoratori, ma delle dinamiche economiche e fiscali che influenzano tutti. Spero che questa analisi estremamente semplificata offra una prospettiva più completa e chiara sulla questione".