Cronaca 11:47 | 03/11/2025 - Cattolica

Ruba carte di credito e un bancomat in un negozio, poi lo usa in maniera fraudolenta. Arrestato algerino di 39 anni

I Carabinieri della Tenenza di Cattolica hanno arrestato sabato mattina un cittadino algerino per indebito utilizzo di carte di credito e denunciato per furto aggravato e false attestazioni a pubblico ufficiale. L'uomo si trovava all'interno in un esercizio di Cattolica, approfittando del fatto che la titolare era impegnata nella pulizia dei bagni e la porta era socchiusa per far asciugare il pavimento. Quando la signora lo ha trovato dietro una porta. Il soggetto ha dicharato di essere lì semplicemente per andare in bagno, quindi si è allontanato. La titolare si è accorta che dal suo portafogli mancavano cento euro, bancomat e carta di credito. La derubata ha subito avvertito i Carabinieri, che sono arrivati sul posto, consigliando alla stessa di bloccare la carta sottratta. Il secondo tempo della vicenda ha seguito nel pomeriggio, quando alla commerciante è arrivata la notifica di un tentato pagamento in un bar cattolichino. La donna ha quindi informato i Carabinieri, quindi in compagnia del marito si è recata presso il bar in questione. Subito la proprietaria del bar ha indicato l'uomo che aveva tentato il pagamento, immediatamente riconosciuto dalla derubata, come il soggetto che la mattina era entrata nel suo esercizio. Nel frattempo all'interno del bar sono arrivati i Carabinieri che hanno fermato il 39enne. Allo stesso sono stati richiesti i documenti. L'algerino ha spiegato di non averli con se. Quindi è stato accertato che lo stesso prima che arrivassero le forze dell'ordine, aveva chiesto di andare al bagno, quasi sicuramente per disfarsi delle carte di credito rubate. Visto il tentativo non riuscito, il ladro ha tentato di nascondere le carte sotto i tappetini dell'auto che lo portava al comando dei Carabinieri. La mossa non è sfuggita gli operanti. Recuperati quindi il bancomat e carta di credito, insieme a venti euro rubati. Oggi il soggetto verrà processato per direttissima nelle aule del Tribunale di Rimini

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