La decima edizione di WorkER, l’evento annuale organizzato dalla Compagnia delle Opere Emilia-Romagna, dedicato al significato e al valore del lavoro, ha visto la partecipazione di oltre 200 tra imprenditori, professionisti ed esponenti delle istituzioni.
Intitolato “Dieci anni di buon lavoro. Dieci anni di dialogo e confronto sul senso e sul valore del lavoro”, WorkER 2025 ha fornito uno spazio intenso di riflessione sul modo in cui il lavoro continua ad essere un luogo di costruzione di significato, di relazioni e di crescita personale e collettiva. I partecipanti hanno avuto modo di interrogarsi su domande fondamentali quali: per chi e per cosa si lavora? Con quali strumenti e competenze? E con chi si costruiscono relazioni e alleanze nel lavoro quotidiano?.
La mattinata, condotta dal vicepresidente della Cdo nazionale Alessandro Bracci, ha visto alternarsi sul palco protagonisti di primo piano del panorama manageriale e imprenditoriale italiano. Sono intervenuti, tra gli altri: Dina Ravera (presidente Destination Italia), che ha affrontato il tema “Scopo e visione: dalla passione al profitto sostenibile”; Daniele Contini (Country General Manager Just Eat Italia), che ha approfondito l'importanza dell'“armonia in un team”; Riccarda Zezza (fondatrice di Lifeed), che ha portato lo “sguardo della cura che libera il potenziale in azienda”; Pietro Trapletti (fondatore e CEO Gruppo Balsamo), concentrato sul “Crescere senza perdere l’identità”; e Attilio Briccola (direttore generale Bric’s), che ha raccontato la transizione “Dall’impresa di famiglia all’impresa manageriale”.
Secondo Dina Ravera l’Italia deve sviluppare ancora di più il suo potenziale turistico, creando nuove stagioni e turisti più sostenibili ed autentici, contrastando anche il rischio di spopolamento che affligge tanti comuni. Destination Italia si concentra su un turismo di alta qualità, con l’obiettivo di capire che cosa si aspettano i viaggiatori e sorprenderli ogni volta.
Daniele Contini ha trattato il tema dell’armonia nel team, vista come capacità di concordanza di elementi diversi. Ha sottolineato come il conflitto sia inevitabile in azienda e non debba restare latente. Il ruolo del leader è guidare una conflittualità costruttiva, concentrandosi sull’attaccare il problema da risolvere per ottenere risultati positivi.
Per Riccarda Zezza è fondamentale l’unità tra vita e lavoro: le due sfere generano sinergie e possono ricaricarsi a vicenda per realizzare la persona. Ha anche invitato i leader ad adottare lo “sguardo della cura” per riconoscere l’identità multidimensionale dei collaboratori.
Raccontando di come ha preso le redini dell’azienda fondata dal padre, Pietro Trapletti ha parlato della sua strategia innovativa con cui ha spostato l’attenzione dal semplice “trasporto” (visto come una commodity) alla “cura della mobilità” delle persone, rendendo ogni viaggio unico e su misura.
Attilio Briccola ha messo in evidenza l’importanza di avere manager capaci, anche in aziende famigliari che vogliano crescere e affrontare in modo adeguato il cambio generazionale.
Il programma della mattinata si è concluso con l'intervento di Vincenzo Colla, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna. “Il confronto sui temi proposti da Worker 2025 ci permette di mettere a fuoco il valore del lavoro”, ha detto Colla, “che si misura attraverso molti aspetti, non solo nella possibilità – per quanto centrale – di garanzia di reddito. Il lavoro è anche l’arricchimento personale delle relazioni quotidiane, delle sfide professionali, degli obiettivi con cui ci si misura. Ed è la consapevolezza di contribuire non solo al miglioramento della propria condizione, ma anche a quella del contesto socioeconomico in cui si vive. Come Regione Emilia-Romagna lavoriamo per assicurare che il lavoro sia tutto questo, attraverso politiche di sostegno, di sicurezza, di incentivi, di parità di genere e di condivisione di obiettivi, per garantire al nostro territorio condizioni all’altezza delle sfide che ci pone la contemporaneità”.

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