Nella gelida penombra del corridoio di un Pronto Soccorso, in un angolo accanto alla finestra, una donna seduta su una sedia a rotelle attende di essere visitata. Nella mano stringe il cellulare, sperando che la figlia le risponda. La pioggia fuori e la grondaia che sbatte danno vita ad una serie di ricordi, dall'infanzia, al giorno del matrimonio, alla sua vita da insegnante della scuola materna, al difficile rapporto con la figlia. Il dolore che aumenta, la solitudine, poi la paura di essere stata dimenticata, lì in quell’angolo. La nostra protagonista è una mamma e una nonna, una donna di questi tempi, in grado di fotografare con estrema lucidità e semplicità la caducità della vita e il bisogno, per sopravvivere, “di andare oltre le cose, oltre la forma, oltre il colore, oltre l’odore”. Una sedia a rotelle, luci fredde in uno spazio angusto e squallido, sono i pochi elementi necessari a creare un clima coercitivo e claustrofobico. Ne scaturisce un monologo a tratti divertente e a tratti commovente, che ci aiuta a riflettere sul disordine dei nostri tempi, sulla solitudine ordinaria nella quale viviamo e sulle reali ricchezze dell’esistenza.
“Ma lo sai che ad andare di fretta si invecchia prima?”
Biglietti spettacolo su LIVETICKET
oppure prenotazioni a
mail: [email protected]
tel: 0541 752056
cell: +39 351 7279633 (whatsapp)

Max 6° 




















