Cultura 11:25 | 17/12/2025 - Bellaria Igea Marina

Sabato mattina alle 11.00 il taglio del nastro in via Mar Mediterraneo delle quattro opere murali realizzate nel contesto del contenitore culturale Bim Street Art

Sabato 20 dicembre, alle ore 11.00 in via Mar Mediterraneo, si svolgerà il taglio del nastro, con annessa passeggiata tra le nuove creazioni, che inaugurerà le quattro opere murali realizzate nella zona nel contesto del contenitore culturale BIM Street Art. Un progetto attivo dal 2020, nato dalla collaborazione tra i Servizi Culturali e Urbanistici del Comune di Bellaria Igea Marina e La Bottega Culturale, con l’obiettivo di valorizzare l’aspetto urbanistico della città attraverso interventi di arte pubblica. L’edizione di quest’anno traduce la forte volontà dell'Amministrazione di consolidare ulteriormente l’iniziativa ed intraprendere un percorso su più anni: per una valorizzazione della cultura e della tradizione del mare che veda al centro delle azioni la riqualificazione del comparto fra via Adriatico e via Arno, con attenzione particolare proprio alla via Mar Mediterraneo e alla vecchia pescheria. Il primo step, quello del 2025, di una già programmata progettazione pluriennale. 

In questi anni, le opere realizzate hanno composto un vero e proprio puzzle artistico: mirando a un percorso a cielo aperto sempre accessibile, dove lo spazio urbano diventa ambiente espositivo e terreno di incontro tra arte, cittadino e paesaggio. Parte integrante del festival, inoltre, l’approfondimento della relazione tra arte e tessuto urbano, affidato per l’edizione 2025 al workshop che, venerdì scorso, ha aperto la manifestazione; organizzato in collaborazione con la Rete delle Professioni Tecniche di Rimini, ha rappresentato per i professionisti presenti un'occasione di formazione e confronto sui temi della rigenerazione urbana e dei processi partecipativi.

Le opere, quattro in totale, realizzate nella centralissima via Mar Mediterraneo, portano invece la firma degli artisti Burla, Massimo Modula, Roberto Ballestracci e Yopoz, intitolate rispettivamente Loda è mer e tent à la tera (un proverbio scolpito sulla sabbia, barche leggere e gabbiani in movimento: tonalità ruggine, ocra e rosso bruciato per un omaggio poetico alla vita dei pescatori, alla loro dignità silenziosa e alla forza antica del mare), Adele (una figura che emerge da un azzurro vibrante su viola profondo, tra pesci luminosi e memorie personali. Un ricordo che affiora dalla “notte del mare”, intrecciando infanzia, richiami di pesce e la voce inconfondibile di Zaira, simbolo di una comunità), Giovanni (un intreccio di rossi, ocra e azzurri ispirato a una fotografia e alle pagine de La lanterna di Diogene di Alfredo Panzini. Un uomo sulla riva che osserva il cielo per prevedere il tempo: una saggezza discreta, sospesa tra attesa, mare e pensieri) e Ricordati il mare (un racconto visivo che riprende atmosfere di barche, scogli e vento salato. Un tributo alla memoria collettiva del lavoro sul mare, alla pazienza, al rispetto e al ritmo lento delle onde).

Quattro opere murali che saranno svelate sabato, consegnando a una zona ricca di storia l’incontro tra la memoria locale ed il linguaggio contemporaneo della street art.

 

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