Politica 11:32 | 25/11/2025 - Romagna

Riforma Igr: Lavoratori Frontalieri Italiani e l’Impatto Fiscale. Necessario un Riequilibrio Equo

L'Associazione Frontalieri Italia San Marino (A.F.I.S.) desidera esprimere preoccupazione in merito agli effetti della recente riforma dell'Imposta Generale sui Redditi (IGR) approvata dalla Repubblica di San Marino, i cui calcoli e simulazioni sembrano indicare un aumento complessivo del carico fiscale per i lavoratori frontalieri italiani. Approfondiremo tutto in dettaglio giovedì 04/12/2025 alle ore 18.30 alla Sala Montelupo di Domagnano – San Marino in un incontro pubblico aperto a tutti.

Analisi dell’Impatto Fiscale

Nonostante l’obiettivo dichiarato di un “riequilibrio fiscale”, i dati analizzati dall’Associazione e da esperti fiscali suggeriscono che l’applicazione della nuova IGR, in combinato disposto con le normative fiscali italiane, potrebbe tradursi in una sostanziale penalizzazione economica per molti lavoratori frontalieri.

  • Revisione dei Benefici: Per i non residenti, la conversione di alcune voci da deduzioni a detrazioni con soglie più stringenti contribuisce a peggiorare il saldo fiscale finale, tenendo conto delle tasse da pagare sia a San Marino che in Italia.
  • Aliquota Marginale e Potere d’Acquisto: L’introduzione di una nuova struttura impositiva, unita alla ridotta capacità di detrazione in Italia e alla non completa possibilità di recupero di spese essenziali (come quelle sanitarie, per mutui o per ristrutturazioni), rischia di comportare una riduzione significativa del potere d’acquisto della categoria.

La Misura della “Concessione SMAC”

A.F.I.S. pur cogliendo positivamente questa “concessione” evidenzia che da sola non è sufficiente a compensare l’incremento generale della pressione fiscale che grava sui frontalieri attivi e maggiormente sui pensionati. Non risolve il nodo fondamentale del trattamento fiscale. 

Per ottenere livelli di agevolazioni paragonabili a quelli riconosciuti negli anni scorsi, è oggi necessario sostenere un volume di spese sensibilmente più elevato direttamente sul territorio sammarinese. Questo aspetto risulta particolarmente critico per i frontalieri che non risiedono in zone limitrofe a San Marino. Oltre ai frontalieri con orari ordinari, vi sono in turnisti, i distaccati all’estero (assistenza tecnica/commerciali etc.) e non ultimo i pensionati.   Per queste ultime categorie risulta praticamente impossibile concentrare sul territorio sammarinese le spese tipicamente collegate alla residenza (utenze domestiche, assicurazioni, servizi ricorrenti e altre spese ordinarie di vita quotidiana)

Richiesta di Equità e Dialogo Costruttivo

L’A.F.I.S. ribadisce l’importanza che la Repubblica di San Marino adotti un trattamento fiscale che rispecchi i principi di non discriminazione. Una differenziazione marcata basata unicamente sulla residenza anagrafica potrebbe apparire in contrasto con lo spirito degli accordi internazionali e con il percorso di integrazione che San Marino sta portando avanti, anche in vista dei suoi rapporti con l’Unione Europea.

L’Associazione sollecita le Istituzioni sammarinesi ed italiane a costituire tavoli di confronto a livello nazionale ed internazionale per riprendere il dialogo e individuare soluzioni eque che tengano debitamente conto del contributo economico e sociale fondamentale che i lavoratori frontalieri italiani offrono all’economia sammarinese.

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