L'Associazione Frontalieri Italia San Marino (A.F.I.S.) desidera esprimere preoccupazione in merito agli effetti della recente riforma dell'Imposta Generale sui Redditi (IGR) approvata dalla Repubblica di San Marino, i cui calcoli e simulazioni sembrano indicare un aumento complessivo del carico fiscale per i lavoratori frontalieri italiani. Approfondiremo tutto in dettaglio giovedì 04/12/2025 alle ore 18.30 alla Sala Montelupo di Domagnano – San Marino in un incontro pubblico aperto a tutti.
Analisi dell’Impatto Fiscale
Nonostante l’obiettivo dichiarato di un “riequilibrio fiscale”, i dati analizzati dall’Associazione e da esperti fiscali suggeriscono che l’applicazione della nuova IGR, in combinato disposto con le normative fiscali italiane, potrebbe tradursi in una sostanziale penalizzazione economica per molti lavoratori frontalieri.
- Revisione dei Benefici: Per i non residenti, la conversione di alcune voci da deduzioni a detrazioni con soglie più stringenti contribuisce a peggiorare il saldo fiscale finale, tenendo conto delle tasse da pagare sia a San Marino che in Italia.
- Aliquota Marginale e Potere d’Acquisto: L’introduzione di una nuova struttura impositiva, unita alla ridotta capacità di detrazione in Italia e alla non completa possibilità di recupero di spese essenziali (come quelle sanitarie, per mutui o per ristrutturazioni), rischia di comportare una riduzione significativa del potere d’acquisto della categoria.
La Misura della “Concessione SMAC”
A.F.I.S. pur cogliendo positivamente questa “concessione” evidenzia che da sola non è sufficiente a compensare l’incremento generale della pressione fiscale che grava sui frontalieri attivi e maggiormente sui pensionati. Non risolve il nodo fondamentale del trattamento fiscale.
Per ottenere livelli di agevolazioni paragonabili a quelli riconosciuti negli anni scorsi, è oggi necessario sostenere un volume di spese sensibilmente più elevato direttamente sul territorio sammarinese. Questo aspetto risulta particolarmente critico per i frontalieri che non risiedono in zone limitrofe a San Marino. Oltre ai frontalieri con orari ordinari, vi sono in turnisti, i distaccati all’estero (assistenza tecnica/commerciali etc.) e non ultimo i pensionati. Per queste ultime categorie risulta praticamente impossibile concentrare sul territorio sammarinese le spese tipicamente collegate alla residenza (utenze domestiche, assicurazioni, servizi ricorrenti e altre spese ordinarie di vita quotidiana)
Richiesta di Equità e Dialogo Costruttivo
L’A.F.I.S. ribadisce l’importanza che la Repubblica di San Marino adotti un trattamento fiscale che rispecchi i principi di non discriminazione. Una differenziazione marcata basata unicamente sulla residenza anagrafica potrebbe apparire in contrasto con lo spirito degli accordi internazionali e con il percorso di integrazione che San Marino sta portando avanti, anche in vista dei suoi rapporti con l’Unione Europea.
L’Associazione sollecita le Istituzioni sammarinesi ed italiane a costituire tavoli di confronto a livello nazionale ed internazionale per riprendere il dialogo e individuare soluzioni eque che tengano debitamente conto del contributo economico e sociale fondamentale che i lavoratori frontalieri italiani offrono all’economia sammarinese.

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