Da tre anni l'impianto di riscaldamento e condizionamento in Aeroporto non funziona come dovrebbe nell’area di lavoro della Polizia di Stato, Ufficio del II° Settore.
Polizia di Stato costretta a lavorare in aeroporto con un microclima inidoneo
L’Ufficio del II° Settore Polizia di Stato operante all’interno dell’Aeroporto “Fellini” è afflitto da anni da un non funzionamento del dispositivo di riscaldamento e raffrescamento, che genera temperature rigide di inverno e insostenibili d'estate, quando spesso si è costretti ad operare con più di 30 gradi. Il problema si amplifica nei fine settimana; giornate in cui, benché i settori operativi della Polizia lavorino, il gestore spegne anche i sistemi funzionanti. Le segnalazioni sono state effettuate ad Airiminum, ma poco sono valse le promesse del gestore, ad oggi non mantenute.
Si sottolinea infatti che, da atto di convenzione del bene pubblico tra Enac (cedente) e Airiminum (gestore), quest’ultima società è obbligata a fornire idonei servizi a tutti gli Enti di Stato.
Passeggeri: non sempre se la passano meglio
Sebbene transitino per un breve periodo di tempo, mentre tutte le lavoratrici e i lavoratori che prestano servizio in quell'area ci stanno per tutto il turno di lavoro, sul versante passeggeri la situazione non appare migliore. A fronte di spazi controllo passaporti agli arrivi - biglietto da visita iniziale del passeggero che arriva nel territorio - che riteniamo inadeguati (per i passeggeri come per i poliziotti), d'inverno sono state registrate (e documentate) temperature di circa 11 gradi, mente d'estate, talvolta, le temperature superano agevolmente 27 gradi, con sofferenze per i passeggeri in attesa. L’auspicato aumento dei voli/passeggeri non ha fatto altro che peggiorare la situazione.
Come uscire dall'impasse
Attualmente il gestore accende l'aria condizionata “on demand”, il che però non determina un effettivo riscaldamento/raffreddamento dei locali, che al contrario necessiterebbero di un clima costantemente controllato e stabilizzato.
Da tre anni viene ci detto che saranno cambiati i termoconvettori dei due Uffici di Polizia interessati dai malfunzionamenti, ma i tempi si allungano e la fiducia in un intervento sta scemando.
Anche in termini di misure eccezionali e temporanee nulla si muove e così al Posto di Polizia si suda in estate e si battono i denti in inverno; si può andare avanti così?
La società di gestione, oltre al profitto, dovrebbe avere a cuore anche le condizioni di salute e sicurezza di coloro che operano nella struttura e questa OO.SS. intraprenderà ogni iniziativa utile a tutelare la salute delle lavoratrici e dei lavoratori che svolgono la loro attività in quel sito.
Su questi temi servono risposte urgenti.