Santarcangelo Festival declassato, Andrea Gnassi interroga il ministro Alessandro Giuli: “E’ l’ennesimo atto di un Governo che vuole sottoporre la cultura a controllo politico usando la Commissione come un manganello che colpisce la libertà d’espressione e l’autonomia e finanzia progetti senza comprovata eccellenza ma figli di un’appartenenza alla destra”
“Una valutazione irricevibile nel merito e nel metodo. Una scelta che non ha ragione d’essere da un punto di vista culturale ed è figlia di un Governo che ha trasformato un organismo tecnico - la Commissione per il teatro - in un manganello politico. Chi non asseconda i capricci e le volontà del Ministero è fuori: dopo il Teatro della Pergola in Toscana, ora Santarcangelo dei Teatri. E non a caso, dopo gli epurati, stanno spuntando nuovi beneficiari, che, dati alla mano e guardati con i criteri definiti dalla Commissione del Ministero vengono finanziati senza alcuna comprovata eccellenza, ma grazie a una dichiarata appartenenza politica di destra. La cultura non deve mai essere giudicata con chiavi politiche, mentre qui si colpisce scientificamente chi non è allineato usando ogni mezzo per spegnere la libertà di espressione e di pensiero. Santarcangelo dei Teatri e il Festival più longevo d’Italia, una finestra sul mondo che da 55 anni, dal 1970, pone il nostro territorio al centro della scena internazionale grazie ai migliori artisti e affrontando temi di grandi attualità. Quelli che non piacciono appunto a questo Governo, che con questo ennesimo atto conferma una linea politica definita già dall’inizio della legislatura con la norma c.d Fuortes, la proposta sulla riorganizzazione del Ministero, l’intervento sulla governance del Centro sperimentale cinematografia, la modifica dello statuto dei David di Donatello e la nomina del direttore del Teatro di Roma: la linea è sottrarre autonomia e sottoporre al controllo politico la cultura. Noi ci opponiamo e ci opporremo con tutte le nostre forze e con ogni azione possibile”. Così il deputato Dem Andrea Gnassi sul declassamento del Festival dei Teatri di Santarcangelo sancito con il decreto del Direttore generale Spettacolo n. 741 pubblicato il 27 giugno 2025 sull’ammissione al triennio 2025-2027 e all’annualità 2025 degli Organismi dell’ambito Multidisciplinare.
Annunciando un’interrogazione al Ministro della Cultura Alessandro Giuli, cui chiede “di motivare il punteggio assegnato all’Associazione culturale Santarcangelo dei teatri e la conseguente riduzione del contributo” l’onorevole Gnassi entra quindi, lui sì, nel merito per smontare la “tesi” della commissione giudicante. Partendo da una premessa. “Il bando è sostanzialmente invariato e non si capisce come con lo stesso direttore artistico e la stessa cura progettuale si possa scendere da un anno all’altro da 28 a 14 punti. È vero che la commissione cambia, ma le voci prese in considerazione non sono così soggettive da far crollare e addirittura dimezzare i punteggi: si riferiscono infatti ad aspetti della progettualità che sono gli stessi di dodici mesi fa. Questa Commissione quantomeno travagliata (si è dimesso in corsa uno dei sette membri e due hanno fatto verbalizzare il loro dissenso sul punteggio attribuito a Santarcangelo), ha abbassato a molti i punteggi della qualità, ma più di tutti al Festival, guarda caso la manifestazione che garantisce non solo piena libertà artistica ma si occupa di sostenere i diritti in termini di genere, migrazioni…Legittimare una valutazione di questo tipo significa accettare l’idea che gli spazi della libertà artistica siano sacrificabili, e che a essere penalizzati siano proprio i luoghi che nel tempo hanno preso posizione a favore dei diritti, della pluralità dei linguaggi, dell’apertura. Esprimo la mia piena solidarietà a tutte le realtà penalizzate da questo provvedimento, che rischia di compromettere il tessuto più vivo, coraggioso e necessario della cultura contemporanea” aggiunge, passando ai vari punti presi in esame dalla commissine: “1) Qualità della direzione artistica. Tomasz Kireńczuk è stato scelto attraverso un open call internazionale tra più di 60 candidature, è stato appena nominato alla direzione artistica di Brut Wien (sarà a Vienna dal 2026) e designato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) come esperto per la commissione AFAM nell’ambito del bando per l’internazionalizzazione dell’alta formazione artistica e musicale. 2) Qualità del personale artistico, rilevanza internazionale e presenza di giovani artisti. La programmazione del Festival è in larga parte composta da progetti di under 35 e under 40. Tra le figure invitate si contano numerosi nomi riconosciuti a livello internazionale e premiati nei rispettivi Paesi: solo per fare alcuni esempi Jessica Teixeira è stata appena premiata con il Premio Shell per la miglior regia, uno tra i più importanti premi di teatro in Brasile; Maud Blandel è stata premiata nel 2023 per il miglior spettacolo della danza in Svizzera per lo spettacolo in scena a Santarcangelo; Wojciech Grudzinski è stato appena premiato con “Paszport Politici”, il premio per il gli artisti emergenti di teatro e arti performative più prestigioso in Polonia; Eisa Jackson (correttrice dello spettacolo Magic Maids) ha ricevuto nel 2018, the Culture Centre of the Philippines 13 Artists Award e nel 2019, Il festival gode inoltre del sostegno di istituzioni culturali di rilievo quali Pro Helvetia, Adam Mickiewicz Institute, Institut Français, Flanders Ministry of Culture, Onassis Foundation ed è membro di diversi progetti europei, tra cui: SPA festival e ROM - residencies on the move 3) Qualità e innovatività del progetto artistico Santarcangelo sostiene direttamente la produzione di molte delle opere presentate in prima assoluta, facilitando la nascita di collaborazioni internazionali. Propone in cartellone tantissimi progetti inediti e il programma su Piazza Ganganelli vede riadattamenti dei lavori performativi pensati per indoor in un contesto dello spazio pubblico, più accessibile e più aperto per un pubblico diversificato. Senza dimenticare la realizzazione di palchi in spazi abbandonati e non teatrali come quelli delle Ex-Corderie e della Buzzi Unicem che riprendono la vita grazie al Festival, il sostegno ai formati non standard, come 1on1 (Muna Mussi) e durational (Ewa Dziarnowska), la co-curatela del programma musicale del Imbosco con tre collettivi artistici e il fatto che 360 professionals nazionali e internazionali sono a oggi registrati a partecipare al Festival e vengono a Santarcangelo per scoprire il programma e gli artisti. 4) Attività di ricerca, educazione e progettualità territoriale Il Festival promuove attività formative strutturate, tra cui due laboratori annuali (“Let’s Revolution” e “non-scuola”) che diventano eventi del cartellone. Ha inoltre fondato due network di sostegno all’arte emergente: Fondo, dedicato alla ricerca artistica, e blOOm, orientato alla produzione di lavori 1on1 di artistə basatə in Italia. 5) Valorizzazione della creatività emergente E’ al centro della missione di Santarcangelo Festival. Per tutto l’anno, artistə emergenti sono supportatə attraverso un sistema articolato di residenze, sia in sede sia all’estero, e grazie a strumenti progettuali come il Fondo, che offre supporto economico, organizzativo e curatoriale. 6) Partenariati e collaborazioni Oltre alle già citate collaborazioni internazionali, il festival è parte attiva di importanti reti italiane (Fondo e blOOm) ed europee (ROM, SPA), che ne attestano la capacità di operare su scala multilivello, connettendo la scena locale e quella globale in modo strutturato e continuativo. 7) Continuità Il Santarcangelo Festival ha una storia continua di 55 anni e dovrebbero ricevere il massimo dei punti solo per questo”.
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Interrogazione a risposta in Commissione
Al Ministro della cultura- Per sapere - premesso che:
lo scorso 27 giugno risulta pubblicato il decreto del Direttore generale Spettacolo rep. n. 741, relativo all’ammissione al triennio 2025-2027 e all’annualità 2025 degli Organismi dell’ambito Multidisciplinare– Festival multidisciplinari e Prime Istanze triennali, e Festival multidisciplinari riconosciuti per legge come festival di assoluto prestigio; dalla pubblicazione del decreto, che riporta la valutazione della qualità artistica ai fini dell’assegnazione dei contributi, sono diverse le notizie riportate sui tagli inflitti a importati festival teatrali, che storicamente contribuiscono alla rassegna culturale de nostro Paese; a quanto si apprende dagli organi di stampa la commissione ministeriale, a bando con criteri invariati rispetto al precedente, avrebbe abbassato i punteggi sulle diverse voci relative alla qualità a diverse realtà (tanto da escluderne alcune dal finanziamento) senza fornire adeguate motivazioni, quindi in modo indiscriminato”; nel verbale delle due sedute, del 10 e del 20 giugno, nel quale è riportato che i fondi previsti subiscono una riduzione, è rappresentata da parte dei membri della Commissione di valutazione dei progetti multidisciplinari una dichiarazione di dissenso per alcuni dei punteggi assegnati e in particolare farebbero riferimento all’Associazione culturale Santarcangelo dei teatri; da quanto riportato, a conferma dello stesso direttore artistico e la stessa cura progettuale da un anno all’altro, il punteggio utile per l’assegnazione del contributo passerebbe, rispetto la massimo indicato in 35 punti, da oltre 28 a i soli 14 punti, determinando una riduzione sostanziale del contributo; la missione principale di Santarcangelo dei Teatri è l’organizzazione di Santarcangelo Festival, il più longevo festival italiano dedicato alle arti della scena performativa contemporanea, e uno dei più significativi appuntamenti europei nell’ambito del teatro e della danza; la programmazione del Festival è in larga parte composta da progetti di artisti under 35 e under 40. Tra le figure invitate si contano numerosi nomi riconosciuti a livello internazionale e premiati nei rispettivi paesi (Premio Shell in Brasile, Paszport Polityki in Polonia, Kiefer Hablitzel Prize in Svizzera, Hugo Boss Asia Art Award, ecc.). Santarcangelo, a conferma del prestigio e valore culturale riconosciuto negli anni, sostiene direttamente la produzione di molte delle opere presentate in prima assoluta, facilitando la nascita di collaborazioni internazionali; una valutazione di questo tipo significa accettare l’idea che gli spazi della libertà artistica siano sacrificabili, e che a essere penalizzati siano proprio i luoghi che nel tempo hanno preso posizione a favore dei diritti, della pluralità dei linguaggi, dell’apertura. Penalizzare il festival di Santarcangelo, non è solo un atto di esclusione amministrativa è un attacco alla libertà culturale; questi provvedimenti sono certamente tra i più eclatanti ma non i soli; E mettono in luce una preoccupante situazione di continua prevaricazione istituzionale da parte del Ministero; si tratta, infatti, dell’ennesimo atto che conferma la linea politica definita, già dall’inizio della legislatura, dall’esecutivo che dalla norma c.d Fuortes, alla proposta sulla riorganizzazione del ministero, all’intervento sulla governance del Centro sperimentale cinematografia, alla modifica dello statuto dei David di Donatello, alla nomina del direttore del Teatro di Roma, che intende sottrarre autonomia e sottoporre al controllo politico la cultura;
Se il ministro non intenda motivare il punteggio assegnato all’Associazione culturale Santarcangelo dei teatri e la conseguente riduzione del contributo riportato in seguito alla pubblicazione del decreto del Direttore generale Spettacolo rep. n. 741, relativo all’ammissione al triennio 2025-2027 e all’annualità 2025 degli Organismi dell’ambito Multidisciplinare– Festival multidisciplinari e Prime Istanze triennali, e Festival multidisciplinari riconosciuti per legge come festival di assoluto prestigio.
ANDREA GNASSI