«Il Giubileo della Speranza, indetto da Papa Francesco e proseguito da Papa Leone XIV – ricorda il vescovo di Rimini, mons. Nicolò Anselmi – è stato un tempo fecondo di apertura: un invito a rimettersi in cammino, ad attraversare le porte della fede per lasciarsi raggiungere dalla grazia di Dio nella vita quotidiana. Non è un evento che si chiude, ma un percorso che porta frutti nel tempo, nelle relazioni e nei territori».
A sottolineare la conclusione dell’Anno Giubilare, la Diocesi propone due iniziative significative, entrambe in Cattedrale.
Sabato 27 dicembre alle ore 21 si terrà il concerto Cantate con giubilo, una serata di canti per celebrare la speranza, la fede e la gioia del Giubileo. Protagoniste tre corali riminesi: la Cappella Musicale Malatestiana, la Corale Nostra Signora di Fatima e il coro Carla Amori, in un momento di condivisione aperto a tutta la cittadinanza.
Domenica 28 dicembre alle ore 17.30 è in programma la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Rimini, mons. Nicolò Anselmi. Sono invitate tutte le realtà ecclesiali della diocesi e, in modo particolare, i 18 luoghi giubilari. Durante la celebrazione ciascun luogo sarà rappresentato dalla lampada del Giubileo, che verrà portata in processione come segno visibile del cammino compiuto e della luce ricevuta.
Per favorire la partecipazione, si invita a valutare l’opportunità di non celebrare la messa vespertina nelle singole parrocchie, così da ritrovarsi insieme per questo momento diocesano.
Prima della benedizione finale, il diacono permanente Paolo Amadori, responsabile dei volontari del Giubileo, richiamerà alcuni motivi di ringraziamento per il cammino vissuto in quest’anno di grazia.
Nelle liturgie domenicali, inoltre, ogni parrocchia è invitata a valorizzare alcune intenzioni di preghiera dei fedeli: per la Chiesa, per il mondo intero, per coloro che sono tribolati, per le famiglie e per la comunità diocesana.
Il vescovo Anselmi concluderà la celebrazione con questa preghiera:
«O Padre, in questo Anno Giubilare hai aperto alla tua Chiesa la via della salvezza e hai ricolmato i tuoi figli della speranza che viene da te. Accogli i nostri propositi di bene ed esaudisci il nostro desiderio di convertire a te le nostre vite, per divenire autentici testimoni del Vangelo.
Con la grazia dello Spirito Santo guida i nostri passi verso la beata speranza di incontrare il tuo volto nella Gerusalemme celeste, in cui il tuo Regno giungerà al pieno e perfetto compimento e tutto sarà realizzato in Cristo tuo Figlio. Egli vive e regna con te e con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli».
Per la Diocesi di Rimini il Giubileo continua: nella fede condivisa, nella carità concreta, nella gioia di un cammino comune.
Nelle foto: Vescovo processione di apertura Giubileo 2025, Domenica 29 dicembre alle ore 17 dalla chiesa dei Paolotti, in piazza Tre Martiri a Rimin, alla Cattedrale
Giubileo 2025: da sx, don Stefano Battarra, delegato diocesano per il Giubileo 2025; don Eugenio Savino, assistente Ufficio comunicazioni sociali; Vescovo Nicolò con in mano lo Jobel, il corno di montone utilizzato come strumento musicale, arrivato direttamente da Gerusalemme e suonato in apertura di Giubileo; Paolo Amadori, responsabile volontari del Giubileo.
Jobel (detto anche Shofar), è il corno ‘liturgico’ di montone venuto appositamente da Gerusalemme, utilizzato nella tradizione ebraica per annunciare l’inizio di alcune feste sacre, e alla base della parola ‘Giubileo’.

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