Cronaca 09:36 | 28/12/2024 - Santarcangelo

Uniti dall'amicizia e dalla passione per la montagna: un'intera comunità piange Luca e Cristian

Qualcuno se lo chiede: sono sufficienti le bandiere a mezz'asta e un momento di raccoglimento in Consiglio comunale per ricordare due concittadini tragicamente scomparsi? Se lo domanda anche il Comune di Santarcangelo, in verità, che ha già preannunciato la valutazione di "ulteriori iniziative da intraprendere nei prossimi giorni". E' troppo chiedere il lutto cittadino? E' troppo chiedere lo stop alle feste, alla musica e alle iniziative di Capodanno? Secondo noi, no. La drammatica fine di questi due uomini ha raggiunto l'apice della sofferenza: per diversi giorni sono stati al gelo senza la minima possibilità di difendersi dalla fine che li stava attanagliando. Hanno sofferto il peggio in attesa di un miracolo che non è avvenuto a causa della bufera che ha colpito la zona del Gran Sasso dove si sono fermati per l'ultima volta.

Cristian Gualdi e Luca Perazzini erano ben più che semplici alpinisti esperti. Erano amici e colleghi stimati. Originari di Santarcangelo, avevano costruito le loro vite con impegno e dedizione, sia nel lavoro che nelle passioni. La tragedia sul Gran Sasso ha colpito profondamente chi li conosceva.

Gualdi, 48 anni, era il titolare di Top Infissi, un'azienda specializzata nella produzione di porte e finestre con sede nella vicina Savignano. Intraprendente e dinamico, aveva recentemente completato la costruzione della sua nuova abitazione.

Luca Perazzini, più giovane di sei anni, lavorava da oltre due decenni alla Nuova Cei, una ditta di impianti elettrici a Santarcangelo. Colleghi e amici lo descrivono come una persona affidabile, "uno di famiglia". Nel 2020, aveva aiutato la madre ad aprire un negozio a Cesena. 

La passione per l'alpinismo li aveva portati a condividere numerose avventure. Entrambi amavano le sfide che la montagna proponeva e vantavano scalate su cime come il Monte Bianco e il Monte Rosa. I loro amici li ricordano come competenti e appassionati. Erano "grandi sportivi. Insieme in questi anni hanno compiuto tante imprese in montagna", raccontano gli amici che li hanno definiti "due esperti alpinisti e due ragazzi d'oro".

I corpi delle due vittime della montagna saranno messi a disposizione dei familiari dopo l'ispezione cadaverica disposta dalla Procura di Teramo, competente per territorio. Dopodichè verrà stabilita la data dei funerali non appena le salme faranno ritorno nella loro Santarcangelo per l'ultimo triste saluto che familiari, amici e concittadini tributeranno in questi giorni che per l'intera città sarebbero dovuti essere di festa e che invece saranno ricordati nel tempo come una delle pagine più dolorose della storia del comune clementino.