In occasione della terza edizione del seminario «Il lavoro femminile nella provincia di Rimini: facciamo il punto e anche la trama», promosso dalla Consigliera di Parità della Provincia di Rimini, Adriana Ventura, in collaborazione con l’Agenzia Regionale per il Lavoro Emilia-Romagna, rappresentata da Annamaria Diterlizzi, le sigle sindacali CGIL Rimini (Francesca Lilla Parco), CISL Romagna (Elena Fiero) e UIL Rimini (Giuseppina Morolli) hanno presentato una relazione congiunta sul tema «Armonizzazione Vita e Lavoro: la contrattazione che crea equità – Esempi concreti».
"È ormai assodato che, nei Paesi in cui le donne sono protagoniste nel mondo del lavoro, il carico di cura è condiviso e le scelte verso percorsi di studio in materie scientifiche e tecnologiche sono più diffuse, producendo non solo crescita economica e un aumento delle nascite, ma anche una trasformazione della società verso maggiore equità. La contrattazione che agisce su diversi livelli rappresenta uno strumento fondamentale per rimuovere gli ostacoli, valorizzare il talento femminile e promuovere nuovi modelli di leadership, contribuendo così a un progresso reale e sostenibile per l’intera comunità.
Come Organizzazioni Sindacali Confederali, agiamo su più livelli di contrattazione a supporto della conciliazione. Nella contrattazione aziendale, in particolare in quella presente nelle imprese riminesi, si sono registrati accordi virtuosi che prevedono, ad esempio: sostegni alle spese per figli/e; congedi parentali con maggiore copertura retributiva e/o più facilmente frazionabili; flessibilità oraria; orari estivi per favorire la conciliazione; estensione del congedo di paternità; permessi retribuiti durante la malattia di figli/e.
Inoltre, nelle aziende più strutturate la contrattazione evolve ulteriormente, come nel Gruppo HERA, dove al contratto integrativo aziendale si è aggiunto il Patto del Buon Lavoro, che riconosce come l’armonizzazione tra vita privata e lavorativa costituisca un’opportunità di apprendimento di nuove competenze.
Nel settore dell’Artigianato e in quelli frammentati, gli Enti Bilaterali regionali e nazionali, composti da Organizzazioni Sindacali Confederali e Associazioni Datoriali, rappresentano strumenti di tutela dei diritti e di sostegno anche per lavoratrici e lavoratori delle piccole e piccolissime aziende. Attraverso tali enti è possibile accedere ad aiuti economici quali, ad esempio, contributi per centri estivi, asili nido e spese scolastiche fino alla laurea; congedi parentali con copertura retributiva superiore a quanto previsto dalla normativa; contributi per caregiver e persone non autosufficienti; sostegni per bollette, affitto o mutuo.
Infine, la Contrattazione Sociale Territoriale, con la quale abbiamo avviato un confronto con le istituzioni, ci impegna a influenzare le scelte politiche al fine di implementare le politiche socio-assistenziali, i servizi socio-educativi e le azioni a supporto della genitorialità e delle persone caregiver. I principali beneficiari sono le famiglie e le persone fragili o con disabilità. Misure di questo genere rappresentano un importante supporto indiretto all’occupazione femminile.
Le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL di Rimini ribadiscono che una contrattazione orientata all’armonizzazione tra vita professionale e personale è un fattore di crescita per il territorio e per il Paese, facilitando la permanenza delle donne nel mondo del lavoro e contribuendo all’incremento demografico e del PIL. Per le aziende, tale approccio favorisce un clima partecipativo e collaborativo. Infine, e non meno importante, la contrattazione è un agente fondamentale di cambiamento sociale e culturale, necessario a superare la disparità di genere".
CGIL Rimini (Francesca Lilla Parco) - CISL Romagna (Elena Fiero) - UIL Rimini (Giuseppina Morolli)