Dal 13 al 15 giugno 2025 avrà luogo "Rimini Cuore e Burlesque Festival" il primo Festival del Burlesque internazionale che porterà il meglio del panorama burlesque proveniente da tutto il mondo: performer, allievi e appassionati da ogni dove si uniranno all’ospitalità, all’allegria e all’energia tipica della riviera. Il Festival è organizzato dalla performer internazionale Freaky Candy, nome d'arte di Silvia Capannini, romana e riminese di adozione, consigliera delegata alle pari opportunità all’interno del comitato provinciale di Aics Rimini. Freaky si esibisce in tutto il mondo e da anni porta avanti diverse attività nel territorio, in primis l'Accademy di "Cuore e Burlesque" (a Rimini, Riccione, Pesaro e Forlì), lo show "Burlesque Bingo", ovvero il primo e unico Burlesque Bingo in Italia che fa il tutto esaurito ad ogni serata, e il "Piccolo Teatro Burlesque" coprodotto con l'artista Azzurro Fumo. L’evento Rimini “Cuore e Burlesque Festival” non vuole essere un mero momento di spettacolo fatto solo di bellezza, lustrini e scintillio, ma un’opportunità per diffondere una sana cultura della parità di genere e di inclusione, sottolineandone il valore sociale e culturale, mettendo in luce molti aspetti: non ultimo tra questi, la capacità del Burlesque creare un connubio tra arte, anima e sport, associando un aumentato benessere fisico ad una maggiore consapevolezza di sé, ritrovando una connessione col proprio corpo (qualunque forma esso abbia) restituendo alla società un individuo più felice e quindi sicuro di sé.
Il Festival ha ottenuto il patrocinio del Comune di Rimini e, rara occasione per un'arte come quella del Burlesque, verranno assegnati dei premi riconosciuti da un ente di promozione sportiva e culturale (Aics Rimini) al termine delle competizioni tra perform
Il patrocinio del Comune di Rimini al Festival del burlesque internazionale è una enorme opportunità per il territorio di aumentare il proprio prestigio la propria visibilità in termine di benefici per la pubblica immagine dal punto di vista politico, culturale, sociale e di intrattenimento. L’evento, nella sua prima edizione, si colloca in periodo estivo che potrà, in futuro, prevedere momenti anche in bassa stagione in modo da arricchire il palinsesto degli attuali eventi invernali di burlesque, contribuendo all’arricchimento anche del settore turistico in periodi normalmente più calmi.
Con il suo patrocinio, inoltre, la città di Rimini si pone a favore di nuovi ambizioni temi sociali offrendo:
• Prestigio, sottolineando l'accoglienza della città;
• Appoggio e vicinanza alle donne e alle persone che iniziano a intraprendere un cammino
professionale che le aiuti a realizzarsi;
• Rappresentanza amministrativa, accogliendo un festival della città e della cittadinanza (non solo nella città) nel
quale tutti possano sentirsi parte attiva
• Inclusione universale a sostegno di un sogno alla portata di tutti.
Il "Rimini Cuore e Burlesque Festival” non vuole essere un evento "esclusivo" ma, al contrario, inclusivo: si promette di garantire un ambiente sicuro e privo di tossicità e qualsiasi comportamento anomalo verificato comporterà l'esclusione immediata e inderogabile dall'evento. NESSUNA DISTINZIONE DI ETNIA, GENERE, ORIENTAMENTO SESSUALE, CLASSE SOCIALE, RELIGIOSA O FISICITÀ. Difatti, in un’era in cui la violenza di genere è ancora un problema drammatico, in cui l’idea di possesso del corpo (in particolare femminile) porta ad oggi alla sofferenza di tantissime persone, il Burlesque vuole mostrarsi in grado di consentire a chiunque di esprimere la propria sensualità e la propria forza senza che nessuno possa appropriarsene o possa distruggerla.
Il Festival, pertanto, nasce sia con l'obiettivo di portare sul territorio riminese il meglio del panorama burlesque internazionale, donando lustro alla capitale italiana dell'intrattenimento, sia per mostrare come questa arte abbia
radici in una profonda etica professionale basata sulla positività: "Rimini Cuore e Burlesque Festival” diventa così un’opportunità per diffondere una sana cultura della parità di genere sottolineando:
• Il valore sociale ovvero la a possibilità di fondare la propria carriera su questa arte performativa libera e variegata
che consente di ridurre il “gender pay gap” (divario retributivo di genere) in relazione alle opportunità di carriera;
• L’aspetto socio-politico a sostegno delle donne, della liberà imprenditoriale, della comunità LGBTQIA+ e di tutte
le minoranze sociali;
• La capacità di rivendicare sul palco il proprio corpo, qualunque forma esso abbia, esponendolo al pubblico per
propria scelta con le proprie modalità.