“Come si fa ad aprire un conto corrente in questa insolita banca? Semplicissimo. Basta andare allo sportello della Banca del Tempo e compilare un modulo, con nome, cognome, indirizzo e numero di telefono. Dichiarare quante e quali ore della giornata, della settimana o del mese si vogliono mettere a disposizione e per quali attività. Non ci sono vincoli per il deposito e il prelievo di tempo, si possono scambiare una, due, dieci ore a settimana o al mese, l’importante è che periodicamente il tempo venga pareggiato. Le richieste di scambio vengono regolate dalla segreteria della Banca del Tempo e a ogni correntista viene consegnato un libretto degli assegni dove registrare i movimenti del tempo”.
Con questo spirito, parte centrale della brochure dell’associazione, nel lontano 1995 nacque proprio a Santarcangelo la prima esperienza italiana di Banca del Tempo. Con un pensiero più che pionieristico e oggi più attuale che mai in un mondo dominato dalla frenesia e dalla continua rincorsa di attività.
Sabato 10 maggio la Banca del Tempio celebrerà questo importantissimo traguardo con una Festa del Trentennale lunga un’intera giornata che prenderà avvio alle 9 al Supercinema con la XVIII Assemblea Annuale delle Banca del Tempo Nazionale. Alla Sala Wenders si riuniranno rappresentanti di esperienze analoghe sorte ai vari angoli dello Stivale e il programma vede una ricca scaletta di interventi: dal saluto di benvenuto della presidente Anita Tognacci a quelli istituzionali del sindaco Filippo Sacchetti e dell’assessora alle Pari Opportunità Angela Garattonie della consigliera regionale già sindaca di Santarcangelo Alice Parma. I lavori proseguiranno poi con i lavori assembleari presieduti dallla responsabile nazionale Flora Cappa, con l’intervento dello psicologo Andrea Novelli sul valore del tempo come risposta alla complessità della vita odierna ew con gli interventi dalla platea.
Quindi, alle 13, pausa pranzo offerta dalla locale Banca del Tempo al Centro Sociale Franchini e alle 16 visita guidata della città a cura della Pro loco.
Trent’anni e non sentirli, come recita la locandina del prestigioso appuntamento.