Un evento che ha registrato una partecipazione oltre le attese, con amministratori, educatori, ricercatori e cittadini giunti da tutta la regione per confrontarsi su uno dei temi più urgenti del nostro tempo. Tra questi, Isabella Conti, Assessora regionale al Welfare, Terzo Settore, Politiche per l’Infanzia e Scuola.
Promosso dal Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, dal Garante dell’infanzia dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, da Anci ER e dal Comune di Rimini, l’incontro ha messo al centro i dati e le proiezioni demografiche, con particolare attenzione alla fascia 0-6 anni, per riflettere su come governare il cambiamento e garantire servizi educativi resilienti e inclusivi.
Nel suo saluto introduttivo, il sindaco Jamil Sadegholvaad ha sottolineato come “Il problema demografico è strutturale e culturale, e va affrontato con consapevolezza e visione. La chiusura di una scuola in periferia non è solo una perdita educativa, ma un colpo alla vitalità di un territorio. Rimini sta investendo in direzione ostinata e contraria: tre nuovi asili grazie al PNRR, tempo pieno esteso, orari flessibili e una rete scolastica che vuole restare vicina alle famiglie.”
La vicesindaca con delega alle politiche educative, Chiara Bellini, che parteciperà alla tavola rotonda pomeridiana, ha ribadito l’importanza di partire dai dati per costruire politiche efficaci:” A Rimini abbiamo investito nei poli dell’infanzia 0-6 e nella riforma degli istituti comprensivi, strumenti che ci aiutano ad assorbire meglio gli effetti ondulatori del calo demografico. Il primo atto di questa Amministrazione è stata la gratuità dei nidi, parte di un sistema educativo pensato per essere flessibile, inclusivo e vicino alle famiglie. I dati ci dicono che Rimini, grazie alla sua dinamicità, tiene meglio rispetto al contesto regionale, ma il rapporto medio regionale di due over 65 ogni under 14 impone politiche strutturali a livello nazionale ed europeo. Se l’Emilia-Romagna prevede una crescita del +2,6% entro il 2050, il Paese nel suo complesso perderà il -7,9%. Questi squilibri ci riguardano e ci interrogano: Rimini, anche attraverso giornate di studio come questa, si propone come laboratorio di innovazione educativa per l’intero Paese.”.