Cultura 11:26 | 24/12/2025 - Romagna

“Chagall in mosaico” al Mar di Ravenna. Una mostra vera, con l'artista lontano

Se il mosaico è la più sofisticata delle arti applicate e la più vicina alla creatività pura, nella mostra “Chagall in mosaico. Dal progetto all'opera”, al MAR (Museo d'Arte della Città di Ravenna) fino al 18 gennaio 2026, Chagall è lontano. E' la prima volta che viene raccontato in maniera così approfondita il legame fra l'artista russo-francese e l'antica arte del mosaico, eppure il Maestro indietreggia. I mosaici raccontano storie attraverso un effetto illusionistico che restituisce verità  alle cose; e più il mosaicista è sensibile, più con la sua tecnica funzionale riesce a creare una dimensione vivida della realtà. Quindi quando Chagall si avvicinò a Ravenna ed alla sua arte, negli anni '50, si è inevitabilmente distanziato anche da sè stesso. Si è dovuto inchinare all'arte musiva, per lasciare spazio alle mani dei mosaicisti ed alla purezza nella sua forma più immediata. Chagall a Ravenna c'è, ma non si vede. Perchè se tutto di lui, nella sua pittura, ci conduce ad un senso di familiarità, ad una studiata ingenuità che ci fa volare come l'amata moglie Bella nel suo famoso dipinto “La passeggiata” (1917-1918), nella mostra “Chagall in mosaico”, riusciamo a stare bene con i piedi per terra. Anche di fronte all' opera personalissima “Le Grand Soleil” (1965-1967),  capolavoro realizzato dall'artista insieme al mosaicista Lino Melano concepito come dono per la moglie ed esposta per la prima volta in Italia; i tasselli in pietra, marmo e paste vitree mimetizzano Chagall. Lo dissimulano. Tale monumentale mosaico raffigura un uomo che suona lo Shofar (il corno rituale ebraico), circondato da una esplosione di luce, un'aurea bianca e luminosa che abbraccia tutti i colori. Ma anche nel suo intimo significato, un inno all'amore e alla rinascita, Chagall è schivo, fa un passo indietro; si toglie per dare spazio ad una dimensione totalmente purificata. Non importano i temi artistici; non esistono favole, astrattismi, simbolismi o minuzie figurative. Al Mar di Ravenna è tutto vero, lì, tangibile e reale. Anche la poesia, con Chagall lontano.

Stefania Bozzo