L’assessora alla Transizione ecologica del Comune di Rimini, Anna Montini, è intervenuta oggi a Nizza in occasione del lancio della coalizione Ocean Rise & Coastal Resilience, evento che precede la terza Conferenza ONU sull'Oceano - UNOC3. Questa coalizione riunisce città e regioni costiere di tutto il mondo, chiamate a fronteggiare le sfide e gli impatti dei cambiamenti climatici e si è riunita a Nizza il 7 giugno 2025 per un summit speciale incentrato sulle soluzioni di adattamento e miglioramento della capacità di resilienza dei territori.
Il Comune di Rimini, nell’ambito delle attività sviluppate dal progetto ATUSS 'Rimini Blue Lab' con i partner scientifici (UN Decade Collaborative Center for Coastal Resilience), che hanno portato lo scorso anno all’adesione alla rete 'Cities with the Ocean', ha ricevuto l’invito ad aderire alla coalizione e ad intervenire in un panel dedicato ai Sindaci di città costiere dal titolo 'Putting Science at the Heart of Coastal Cities Adaptation', per presentare il modello virtuoso di Rimini, riconosciuto a livello europeo, grazie ai progetti messi in campo per la rigenerazione costiera, la tutela ambientale, la sicurezza idraulica e la qualità delle acque di balneazione.
Nel suo intervento, l'Assessora Montini ha illustrato i due progetti cardine del Comune di Rimini. Da un lato il Parco del Mare (Sea Wellness Park), ovvero il nuovo lungomare, concepito come infrastruttura verde e resiliente per la città. Dall’altro lato il Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato (PSBO – Safe Bathing Plan), uno dei più avanzati progetti europei per la sicurezza idraulica e la qualità ambientale delle aree costiere. Importanti interventi infrastrutturali che, con il progetto Rimini Blue Lab sono accompagnati da un programma di azioni immateriali volte a promuovere attività di citizen science ed educazione al mare per sensibilizzare la cittadinanza e in particolare la sua componente giovane, sull'importanza che il mare riveste per la nostra comunità.
"Il Parco del Mare rappresenta molto più di una semplice riqualificazione urbana: è un'infrastruttura pensata per migliorare la qualità della vita, promuovere stili di vita sani, offrire spazi verdi e accessibili, ma anche rispondere concretamente alle sfide del cambiamento climatico, riducendo il rischio di ingressione marina. Abbiamo tolto asfalto per restituire natura, sostituito superfici impermeabili con aree verdi e attrezzate, creando un lungomare più resiliente e vivibile. È un progetto che si sta sviluppando per abbracciare l’intero lungomare, e oggi stiamo completando il Tratto 7, da Marebello a Rivazzurra e a fine anno partiranno i lavori per la realizzazione del Parco del mare nell'area di San Giuliano (finanziati nell'ambito della Strategia ATUSS, grazie ai fondi europei della Regione Emilia-Romagna PR FESR 2021-2027). Accanto a questo maxi intervento, prosegue il nostro impegno sul fronte del PSBO, uno dei piani di salvaguardia idraulica e balneazione più importanti d’Europa: dopo il gigante buono di piazzale Kennedy ora si va avanti, con i lavori in corso a Bellariva, per i bacini Colonnella 2- Colonnella 1, e a Rivazzurra, per il bacino Rodella. Interventi che ci porteranno a un traguardo ambizioso: l’eliminazione definitiva dei divieti di balneazione sul litorale sud. Tutto questo fa parte di una visione più ampia, quella di una città che mette al centro la qualità dell’ambiente, la salute del mare e il benessere dei cittadini. Questo è il nostro obiettivo e futuro"
I progetti sono stati sviluppati anche sulla base delle seguenti collaborazioni scientifiche: del CNR-IBIMET, dell’Università di Bologna (DICAM) insieme ad HERA; il progetto Safer Places supportato da EIT Climate-KIC, che ha utilizzato il Parco del mare come caso di studio; e UN Decade Collaborative Center for Coastal Resilience, per le attività di citizen science volte alla sensibilizzazione della comunità locale.