Il tragico incidente avvenuto a Marina Centro, dove il crollo di un pino ha causato gravi ferite a una cittadina, solleva interrogativi urgenti sull'efficacia e l'adeguatezza dei controlli effettuati dall’Amministrazione sul patrimonio arboreo comunale.
Noi di Potere al Popolo riteniamo necessario un chiarimento circa i protocolli seguiti e le competenze specifiche del personale incaricato delle operazioni di verifica.
L'elevato numero di controlli dichiarati dall’Assessora Montini (2000-2500 annui) ci spinge a chiederci la natura e la profondità delle verifiche attuate: si tratta di ispezioni che si basano solo sull'osservazione diretta, o includono analisi strumentali approfondite come esami fitopatologici e valutazioni della stabilità radicale? Inoltre, sarebbe opportuno rendere noti i criteri specifici che determinano la frequenza dei controlli (annuale, biennale, quadriennale) e come vengano valutati i "diversi livelli di criticità". L'incidente di Marina Centro suggerisce che alberi situati in zone ad alta frequentazione o con particolari caratteristiche di rischio potrebbero necessitare di una maggiore attenzione e di controlli più ravvicinati.
Apprezziamo l'aumento degli stanziamenti per la manutenzione del verde urbano negli ultimi dieci anni, tuttavia riteniamo cruciale analizzare come questi fondi vengano concretamente allocati tra manutenzione ordinaria, interventi di prevenzione e messa in sicurezza. Un aumento nominale potrebbe non tradursi in una maggiore sicurezza reale se non accompagnato da una strategia mirata e da una valutazione indipendente dell'efficacia della spesa.
Il grande progetto del Parco del Mare, pur rappresentando una riqualificazione importante, non deve distogliere l'attenzione dalla necessità di una gestione efficace e sicura del patrimonio arboreo preesistente, soprattutto nelle aree urbanizzate. Ricordiamo inoltre i numerosi punti deboli di questo progetto, tra cui l’uso di specie non autoctone, il forte impatto su alcune aree alberate preesistenti e la poca ombra disponibile nelle nuove installazioni, elemento tutt’altro che secondario in un contesto di crisi climatica.
Permane infine una certa incoerenza tra gli stanziamenti dichiarati dall’Assessora e l’effettivo stato di salute, accessibilità e valorizzazione di molte aree verdi urbane. È lecito dunque domandarsi quale percentuale di questi fondi venga realmente impiegata in interventi sul campo, e quanti vadano invece in consulenze, progettazioni o attività indirette.
Accogliamo con interesse il riferimento all'abbattimento come "extrema ratio" basato su "analisi scientifiche" e "prove di trazione meccanica". Tuttavia, chiediamo maggiori dettagli su queste analisi: si limitano alle prove di trazione, o comprendono anche altre valutazioni essenziali? Con quale frequenza vengono effettuate queste prove sull'intero patrimonio arboreo e quali sono le soglie di sicurezza adottate? È fondamentale garantire la massima trasparenza sulle metodologie utilizzate e sui risultati ottenuti al fine di garantire sia la sicurezza dei cittadini che la salute a lungo termine del nostro patrimonio arboreo.
Potere al Popolo - Rimini