Politica 20:01 | 05/08/2025 - Rimini

CGIL Rimini: Ticket sanitari non riscossi: positivo l’avvio di un confronto, ora serve un coinvolgimento strutturato delle Organizzazioni Sindacali

Accogliamo positivamente l’esito dell’incontro tra Federconsumatori ER e Ausl Romagna in merito all’invio massivo delle richieste di pagamento per ticket sanitari non riscossi, soprattutto in relazione agli accessi al Pronto Soccorso. Riteniamo importante che, attraverso il confronto con le associazioni dei consumatori, l’Azienda abbia riconosciuto la necessità di porre rimedio ad una procedura che, pur legittima dal punto di vista normativo, ha causato e sta causando disagi, confusione e preoccupazione tra le cittadine e i cittadini romagnoli.

È stato definito un primo metodo che consente ai cittadini – direttamente o tramite le associazioni – di richiedere chiarimenti sulle somme dovute e, nel caso, di accedere alla rateizzazione degli importi superiori a 50 euro. Questo è un passaggio utile e da valorizzare.

Tuttavia, riteniamo che ora sia urgente e necessario un confronto diretto tra le Organizzazioni Sindacali e la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria, perché la questione non si può risolvere solo dal punto di vista amministrativo.

Infatti:

•È fondamentale che le procedure al momento delle dimissioni dal Pronto Soccorso vengano effettivamente riviste, garantendo al cittadino informazioni chiare e immediate su eventuali oneri.

•Ma, soprattutto, è necessario rendere trasparente e accessibile alla cittadinanza quali siano le casistiche che comportano il pagamento del ticket al Pronto Soccorso, o per esempio da CAU di nuova istituzione, piuttosto che dal altri punti di accesso ed erogazione prestazioni.

Stanno emergendo infatti segnalazioni che fanno pensare non solo a una carenza informativa, ma anche a procedure non omogenee tra territori e strutture, che richiedono approfondimenti e chiarimenti urgenti.

Inoltre, chiediamo che l’Azienda chiarisca nel rapporto con la Conferenza e con le Organizzazioni Sindacali quali misure intende adottare affinché non si ripetano situazioni come quella attuale;seppure infatti il ritardo sia motivato, il rischio è che senza l'adeguata informazione, si alimentisfiducia e incertezza dei cittadini nei confronti del sistema sanitario.

Non possiamo permettere che i cittadini debbano far fronte a tale incertezza, ma allo stesso tempo non è sostenibile che un’Azienda sanitaria resti a credito per milioni di euro in un momento in cui la tenuta del servizio pubblico è messa a dura prova da tagli e sottofinanziamento.

Come Organizzazioni Sindacali ribadiamo il nostro impegno a tutela della trasparenza, dell’accesso equo alle cure e della corretta informazione sanitaria, chiedendo che si apra quanto prima un tavolo di confronto strutturato che coinvolga tutti gli attori del territorio, a partire dalla Conferenza Socio Sanitaria.

CGIL Ravenna, CGIL Forlì Cesena, CGIL Rimini