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"Il rapporto Eures 2025 sul femminicidio in Italia riporta dati che continuano ad essere drammatici: una donna ogni tre giorni perde la vita, nel 93% dei casi la violenza avviene all’interno della famiglia e della coppia.
La giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e le tante iniziative ad essa collegate siano l’occasione per rilanciare, uniti, una battaglia che deve coinvolgere le istituzioni ma anche tutta la comunità”. Così il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.
“Servono investimenti senza precedenti che non siano soltanto economici ma anche e soprattutto sociali e culturali. É indispensabile l’impegno delle istituzioni nel garantire risorse per rafforzare la rete di protezione territoriale ma è necessario altresì che questa battaglia sia portata avanti ogni giorno, in ogni contesto, da tutti i cittadini; ciascuno di noi può e deve avere un ruolo nel cambiare paradigmi culturali, costruire una società più solidale e combattere e isolare chi esprime nei comportamenti e nelle parole violenza, prevaricazione, atteggiamenti minacciosi e ossessione di controllo”. Prosegue l’esponente 5 stelle.
“Purtroppo sulle manifestazioni che si stanno tenendo nel fine settimana non è piovuta solo una fredda pioggia ma anche le dichiarazioni gravissime dei ministri Nordio e Roccella che rappresentano pesanti passi indietro nella lotta alla violenza contro le donne e rendono questa battaglia ancora più difficile: affermare che la prevaricazione è insita nel DNA maschile o che l’educazione scolastica su questo tema è inutile significa che in Italia c’è un esecutivo che alza le mani di fronte a questa drammatica emergenza. Non è accettabile che in una lotta che deve coinvolgere tutti, cittadini e istituzioni, sia proprio il governo a tirarsi indietro.” Conclude Croatti.
