Politica 11:54 | 18/06/2025 - Dall'Italia

Gnassi (Pd): “Trump si fa i dazi suoi e dal governo arrivano solo slogan e zero risorse per sostenere la ristorazione"

"La ristorazione è interconnessa ed ed è un pilastro della filiera agroalimentare italiana, che è la prima per contributo al PIL nazionale, con circa il 20%. E’ un pilastro della cultura italiana, del suo turismo. Il governo si presenta in Aula con un provvedimento che istituisce la Giornata della Ristorazione, ma senza stanziare risorse vere, senza alcuno strumento capace di affrontare davvero le condizioni economiche, finanziarie e amministrative che stanno mettendo in difficoltà il settore. Propaganda che però non produce sviluppo, né tutela chi lavora in un comparto strategico per l'economia e l'identità del nostro Paese”. Così il deputato dem Andrea Gnassi, ieri in Aula alla Camera durante la discussione sul provvedimento del governo.

"Siamo davanti a un approccio che anche dal punto di vista turistico non parte dai dati reali e veramente significativi come quelli che dicono che l'Italia è dietro Spagna e Francia sulla permanenza media e la spesa dei turisti internazionali  - ha proseguito Gnassi - Non abbiamo nulla contro ‘La giornata della ristorazione’, ma vorremmo che dopo un giorno di celebrazione poi gli operatori non fossero lasciati a "campare " alla giornata perché non ci sono provvedimenti e risorse. I dati parlano chiaro: nel primo trimestre 2025 il fatturato della ristorazione è calato del 3%, il potere d'acquisto degli italiani diminuisce, la ristorazione diventa un lusso, i bandi sono bloccati per responsabilità del Ministero dell'agricoltura, i contratti di filiera non partono, le imprese hanno cicli di vita sempre più brevi e intanto la criminalità organizzata tenta di infiltrarsi nel settore per attività di riciclaggio”.

"Il governo si attivi per misure serie che affrontino la fragilità economica e imprenditoriale, il caro energia e materie prime, le disparità dell'IVA, l'inflazione, il calo dei consumi, la crisi occupazionale. Servono formazione, ricambio generazionale, innovazione nei modelli di business, investimenti nelle filiere corte e digitalizzazione. Perché la ristorazione è lavoro, economia, cultura e identità. È la storia dei nostri borghi, delle nostre città, delle nostre famiglie. E merita risposte concrete, non solo passerelle e propaganda” - conclude Gnassi.

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