“Proprio nei giorni in cui la nostra città lancia la prima Comunità Energetica Rinnovabile Pubblica e Solidale, il Governo decide di tagliare oltre il 60% delle risorse destinate alle CER nel PNRR. Una scelta grave e miope, priva di qualsiasi visione strategica, che mette a rischio investimenti fondamentali per la transizione energetica del Paese e dei territori.” Lo dichiarano Giacomo Gnoli, Segretario comunale del Partito Democratico della Città di Rimini, ed Elia Ricciotti, Responsabile Ambiente e Green Economy del PD cittadino.
Il taglio – che riduce gli stanziamenti da 2,2 miliardi a soli 795 milioni – colpirà direttamente Comuni, imprese, professionisti e cittadini impegnati nella costruzione di progetti innovativi per produrre energia pulita e generare risparmio in bolletta.
“È un colpo durissimo per chi, come Rimini, sta lavorando con serietà e determinazione per offrire soluzioni sostenibili, inclusive e capaci di dare benefici concreti alla comunità,” proseguono Gnoli e Ricciotti.
Le Comunità Energetiche non sono soltanto un investimento tecnologico, ma un vero e proprio patto sociale ed europeo: riducono le disuguaglianze, rafforzano la coesione territoriale e ci allineano agli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea. Tagliare queste risorse significa frenare cantieri pronti a partire, rallentare l’innovazione e rinunciare a posti di lavoro e opportunità per il nostro territorio.
“Rimini continuerà a lavorare con determinazione su questo fronte, dimostrando che i territori possono essere protagonisti della transizione ecologica. Ma è indispensabile che il Governo sostenga i Comuni e non li ostacoli. Chiediamo – concludono – di ripristinare immediatamente i fondi e di presentare una strategia credibile sulle energie rinnovabili. L’Italia non può e non deve restare indietro.”

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