L’Amministrazione Comunale di Montefiore Conca intende chiarire, in modo fermo e documentato, la natura e le finalità del progetto di riqualificazione e accessibilità della Rocca Malatestiana, oggetto in questi giorni di gravi strumentalizzazioni e di dichiarazioni infondate che rischiano di gettare discredito su un intervento pubblico pienamente legittimo, trasparente e approvato da tutti gli enti competenti.
In particolare, le dichiarazioni rilasciate dal giornalista e conduttore televisivo Massimo Giletti nel corso della trasmissione radiofonica, hanno suscitato grande amarezza nell’amministrazione comunale. Trattare un argomento così delicato come la riqualificazione della Rocca Malatestiana con leggerezza, quasi fosse una chiacchiera da bar, senza aver prima verificato la veridicità delle informazioni, rappresenta un atto di scarsa professionalità e un grave danno alla corretta informazione. È sconcertante che un intervento pensato per abbattere barriere fisiche, cognitive e sensoriali, rendendo finalmente accessibile uno dei monumenti più iconici della Romagna, venga dipinto come uno “scempio” o una “devastazione”. Si tratta di un progetto di inclusione, non di un’operazione commerciale o speculativa. Alludere alla presunta realizzazione di una “caffetteria” (ipotesi del tutto priva di fondamento) o a presunte alterazioni storiche significa non comprendere la portata sociale e civile di un’opera che restituisce dignità a chi, finora, era escluso dall’esperienza della visita.
Le polemiche di questi giorni mostrano purtroppo quanta insensibilità ancora persista verso il tema della disabilità: c’è chi sembra preoccuparsi più delle pietre che delle persone. Montefiore, invece, ha scelto di essere una comunità aperta, accogliente e attenta a tutti.
Il progetto in corso – finanziato attraverso fondi PNRR ottenuti dal Comune di Montefiore Conca a seguito di regolare bando nazionale – si compone di due azioni strettamente connesse tra loro: la realizzazione del museo multisensoriale e multimediale della Rocca, inaugurato nei mesi scorsi, e la rimozione delle barriere architettoniche per rendere l’intero complesso monumentale realmente accessibile a tutti, comprese le persone con disabilità motorie o sensoriali e gli anziani.
Il progetto, curato dall’architetto Mattia Ghinelli, prevede l’installazione di un ascensore e di un collegamento verticale interno che consentiranno l’accesso ai piani superiori della Rocca e alla Corte interna anche a chi, fino a oggi, non poteva raggiungerli. Si tratta di un intervento mirato, pienamente compatibile con la struttura storica dell’edificio, e realizzato con tecniche e materiali conformi alle prescrizioni delle Soprintendenze di Roma e Ravenna, che hanno espresso parere favorevole sul progetto.
Tutti i lavori vengono eseguiti sotto costante sorveglianza degli enti preposti, con verifiche puntuali e continue in ogni fase operativa. Non esiste, dunque, alcuna alterazione della struttura originaria della Rocca né alcun “sfregio” al bene monumentale, come invece è stato sostenuto in modo improprio da alcune voci esterne.
La bontà dell’iniziativa è stata riconosciuta anche dal Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che nel corso di una visita ufficiale a Montefiore Conca nel luglio del 2023 ha espresso apprezzamento per la qualità del progetto e per l’impegno dell’Amministrazione comunale nel promuovere una cultura dell’accessibilità e dell’inclusione anche nei luoghi della storia e dell’arte.
Le affermazioni diffuse in questi giorni da Italia Nostra e riprese da alcuni organi di stampa, oltre a non corrispondere ai fatti, omettono un elemento essenziale: ogni singolo passaggio del progetto è stato esaminato, autorizzato e approvato dalle autorità competenti in materia di tutela dei beni culturali. La direzione lavori è affidata a tecnici qualificati e la sorveglianza di cantiere è garantita da figure di comprovata esperienza.
Non corrisponde al vero neppure l’ipotesi secondo cui l’intervento renderebbe più difficoltoso l’accesso ai residenti o ai mezzi di soccorso: le dimensioni e le pendenze previste rispettano pienamente le normative vigenti, e l’Amministrazione ha già in programma di ottimizzare la viabilità nell’area sottostante una volta conclusi i lavori.
Ci sorprende e amareggia che un intervento pensato con cura e supervisionato dalle Soprintendenze sia stato trasformato, da alcune forze politiche e da dichiarazioni mediatiche superficiali, in un pretesto di polemica. Invitiamo tutti, prima di lanciare accuse, a documentarsi sui fatti e a considerare il valore di un progetto che porta risorse, visibilità e sviluppo culturale a Montefiore Conca. La nostra Rocca non viene deturpata, ma resa più accogliente e viva.
L’Amministrazione comunale ribadisce quindi la piena regolarità dei lavori, la trasparenza dell’iter procedurale e la volontà di tutelare e valorizzare uno dei simboli più importanti dell’identità montefiorese, nel rispetto della storia e delle regole di conservazione.
L’Amministrazione comunale stigmatizza inoltre il tono e i contenuti di alcune dichiarazioni rilasciate in trasmissioni radiofoniche nazionali, dove si è arrivati persino a evocare, in modo del tutto improprio, la tragedia di un operaio deceduto in un cantiere a Roma. Accostare un progetto regolare, approvato e vigilato dalle Soprintendenze, alla morte di un lavoratore in un contesto del tutto diverso è un gesto di squallore e profonda inopportunità. L’Amministrazione comunale si riserva la possibilità di adire le vie legali.

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