Politica 13:24 | 22/07/2025 - Rimini

Mazzarino e Rufo Spina: "Hub urbani. Dalla Regione solo annunci e briciole"

La Regione Emilia-Romagna ha annunciato un finanziamento complessivo di 14 milioni di euro destinato ai primi 63 hub urbani, da Rimini a Piacenza. I fondi, in teoria pensati per sostenere interventi di qualificazione, sviluppo e promozione nei contesti urbani – grandi città, aree interne e zone appenniniche – si traducono, nei fatti, in circa 200.000 euro per ciascun hub.

Una cifra risibile se confrontata con gli obiettivi dichiarati e i reali bisogni dei territori. Ancora una volta, la Regione produce un’operazione di facciata che difficilmente avrà un impatto concreto. I Comuni, dal canto loro, potrebbero ora trincerarsi dietro questa iniziativa per evitare di assumersi le proprie responsabilità, anche finanziarie, sulla riqualificazione dei territori.

La genericità e superficialità dell’annuncio, poi, rende il tutto ancora più critico: ogni territorio ha esigenze diverse che non possono essere risolte con una pioggia indistinta di risorse mal distribuite. Una città come Rimini, con i suoi tre hub riconosciuti (centro storico, Marina Centro, via Regina Elena), ha esigenze del tutto differenti rispetto a realtà come Santarcangelo o Piacenza.

E le altre zone di Rimini? Quelle che non rientrano nei tre hub individuati? Sembrano essere considerati territori di serie B. È evidente che le risorse stanziate non solo sono insufficienti, ma del tutto inadeguate a fronteggiare l’urgenza di una vera riqualificazione della rete commerciale.

Stupisce, in questo contesto, l’entusiasmo di alcuni rappresentanti delle associazioni di categoria, che leggono in questo intervento regionale un’opportunità risolutiva per contrastare il proliferare di minimarket e negozi di bassa qualità. Ci chiediamo dove abbiano trovato scritto tutto questo e da cosa derivino tali convinzioni.

La riqualificazione del commercio cittadino non può passare per bandi generici e mal finanziati: serve un regolamento comunale chiaro e organico, attualmente assente, che definisca criteri di qualità validi per tutto il territorio comunale.

Noi, che da anni dialoghiamo con gli operatori e viviamo quotidianamente le problematiche del tessuto commerciale locale, denunciamo la proliferazione di attività che inflazionano il mercato con prodotti di basso valore, spesso in contrasto con le attività di somministrazione regolari. Minimarket e negozi di cianfrusaglie che nulla hanno a che fare con l’idea di riqualificazione e sviluppo promossa dalla Regione.

Chi si occuperà di regolamentare realmente questa emergenza?

L’auspicio è che l’Amministrazione Comunale di Rimini abbandoni l’autoreferenzialità e abbia finalmente l’umiltà di ascoltare le proposte delle associazioni di categoria, degli imprenditori e dei comitati cittadini. Le vere idee per il rilancio delle attività commerciali ci sono, e partono dal basso.

 

Claudio Mazzarino

Coordinatore Comunale Fratelli d’Italia – Rimini

 

Carlo Rufo Spina
Consigliere Comunale Fratelli d’Italia – Rimini

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